Secondo il Sindaco Sala, il Piano Aria approvato in consigli ocomunale è “Il primo passo di un percorso che porterà Milano ad essere la prima città in Italia a dotarsi di uno strumento di programmazione per raggiungere l’obiettivo della neutralità carbonica”.
Concetto condiviso dall’assessore Granelli che ne è stato il principale sostenitore. “Un piano con le strategie e le sfide per una Milano, per ridurre l’inquinamento dell’aria e le emissioni di CO2 con scadenze precise al 2025, 2030 e 2050“, è l’incipit del lungo pst con cui Granelli ne ha spiegato i contenuti sulla sua pagina Facebook: “Un cambiamento con una visione, ma concreto, articolato in 49 azioni specifiche, e frutto del lavoro già iniziato, un lavoro che ha permesso a Milano di essere la prima città d’Italia in Ambiente e Servizi per l’indagine del Sole 24 ore. Ecco le scelte fondamentali. Dimezzamento al 2030 del traffico delle automobili, non delle moto e del trasporto merci, realizzato con azioni di mobilità simile alle grandi città: 55% in più di km di metropolitana e metrotranvie passando da 127 a 195 km al 2030 e altri 60km nei 15 anni successivi; nuovi percorsi ciclabili di cui 100 in 12 mesi tra 2020 e 2021, più che raddoppio delle zone 30 in un anno; piano parcheggi per residenti in struttura verticale sotto o sopra terra; potenziamento dei parcheggi di interscambio, un piano per la logistica.
Rifiuti: 75% al 2028 di rifiuti in raccolta differenziata e il resto produzione di calore per le abitazioni, zero discarica; e un piano contro lo spreco di cibo.
Efficentamento energetico edifici a partire da quelli del Comune: case popolari con un piano di manutenzione per dimezzamento dei consumi di combustibile: meno spese e meno inquinamento; tetti verdi da 1.000 a 10.000mq sugli edifici comunali.
Efficentamento energetico degli edifici privati: incentivi equi per fasce di popolazione fragile economicamente per cambio caldaie e coibentazione degli edifici
Energetica sostenibile: nuovi pannelli solari per 60.000mq e svolta ambientale di A2A con accelerazione della produzione di energia pulita, il più in fretta possibile verso la neutralità dal carbonio.
Nuovi 220.000 alberi, passando da 480.000 a 700.000 al 2030.
Una grande sfida, che renderà la nostra città leader del cambiamento, un cambiamento per la nostra salute,, e giustamente proprio ora quando stiamo capendo quanto sia importante rinforzare la nostra salute, per una crescita sostenibile, per creare lavoro in nuovi ambiti, ma soprattutto che permetterà a tutti di partecipare a questa sfida a partire da chi ha meno risorse.
Grazie a tutti quelli che vi hanno lavorato, ci lavoreranno e che faranno proposte per migliorarlo, e che vorranno con il loro lavoro, la loro passione, la loro corresponsabilità, esserne i protagonisti: c’è spazio per tutti, basta volerlo”.