La Polizia di Stato, sin dalle prime ore della giornata di ieri, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Milano, su richiesta del Procuratore Aggiunto dr.ssa Alessandra Dolci e Sostituto Procuratore dr.ssa Bruna Albertini della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano – D.D.A., a carico di 37 persone (36 in carcere e 1 agli arresti domiciliari), di nazionalità prevalente italiana e albanese, ritenuti a vario titolo partecipi o comunque collegati a due associazioni per delinquere finalizzate al traffico internazionale e nazionale di stupefacenti.
L’operazione di polizia giudiziaria, condotta dal personale della Sezione Antidroga della Squadra Mobile e coordinata dalla DDA di Milano, trae origine dell’esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare nei confronti del “killer delle carceri”, eseguita dalla Squadra Mobile il 2 ottobre 2018, nell’ambito dell’operazione “Miracolo”.
In quella circostanza, l’uomo fu arrestato anche perché trovato in possesso di circa 28 Kg. di hashish, circa 1,7 Kg. di cocaina, due pistole clandestine, un silenziatore per arma corta, 18 cartucce. Lo sviluppo di alcuni elementi indiziari emersi durante la sua perquisizione ha consentito agli agenti della Sezione Antidroga di sviluppare un nuovo filone investigativo nei confronti di alcuni italiani, dimoranti a Milano, dediti al traffico di sostanze stupefacente sia nella provincia meneghina, con prevalenza nella zona sud-ovest della città e nei comuni di Corsico, Buccinasco e Trezzano sul Naviglio, sia in alcune regioni del centro-sud Italia, come Emilia Romagna, Lazio e Puglia.
Entrambe le organizzazioni criminali hanno dimostrato di avere una struttura solida, di tipo piramidale, con ruoli ben definiti dei sodali, luoghi di stoccaggio dello stupefacente e veicoli dotati di vani artigianali nascosti, cosiddetti “imboschi”, idonei all’occultamento di droga e denaro.
L’attività di indagine ha comportato, nel suo corso, 12 arresti in flagranza di reato, il sequestro di 4 kg. circa di cocaina, 35 kg. circa di hashish e 52 kg. circa di marijuana, 260 mila euro circa di denaro contante, nonché di due pistole, di cui una munita di silenziatore, e munizioni di vario genere.
Nei confronti di due degli indagati albanesi destinatari della misura cautelare, in quanto dimoranti in Albania, l’Autorità Giudiziaria procedente ha emesso un provvedimento di autorizzazione alla diffusione internazionale delle ricerche. In ragione di ciò, grazie alla collaborazione del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia e dell’Ufficio dell’Esperto per la Sicurezza a Tirana della Direzione Centrale della Polizia Criminale, il collaterale organo di Polizia Albanese, contestualmente all’esecuzione della misura cautelare in Italia, ha rintracciato i due indagati nelle città di dimora ed ha provveduto a dare esecuzione all’arresto provvisorio in esecuzione della misura, in attesa dell’estradizione in Italia.