Ospitiamo oggi l’analisi prospettica del mercato immobiliare milanese, fatta da carlo Sorrentino, manager della Greco Immobili: “l’analisi che vi proponiamo è una visione diversa da quella strettamente confinata e legata all’emergenza Covid19 ma più ampia“, esordisce l’esperto, spiegando, “I motivi per cui gli immobili a Milano siano saliti sono molteplici, ma principalmente due: il “caroaffitti” e i bassi tassi d’interesse dei mutui. Gli affitti sono principalmente richiesti da studenti e lavoratori che da settembre dovrebbero tornare alla completa normalità facendo tornare Milano la meta più ambita d’Europa. Le università non chiudono e l’aggravarsi della situazione economica toccherà maggiormente la provincia italiana portando sempre più forza lavoro verso i centri urbani in cerca di un impiego. Da segnalare come unico aspetto negativo un fisiologico calo del turismo, probabilmente compensato da altri fattori che vedremo alla fine“.
“I tassi di interesse erano già ai minimi storici – prosegue – e le grandi banche centrali hanno dichiarato che non è il momento di rialzarli per favorire lo sviluppo e la ripresa dell’economia globale. Un sostanziale rinvio di tutte le clausole di salvaguardia dell’economia e uno slittamento dell’andamento omogeneo dei tassi che fa sicuramente bene al valore finale dell’immobile poiché a Milano più dell’80% delle transazioni immobiliari è consentito da un indebitamento considerevole.
“Per ora abbiamo affrontato un unico aspetto negativo – sottolinea Sorrentino – e cioè tutti quegli immobili destinati alla locazione temporanea che sicuramente andranno incontro ad un ricollocamento sul mercato delle vendite o delle locazioni ordinarie aumentando l’offerta, comportando un fisiologico danno del prezzo di mercato. Questo aspetto crediamo possa esser compensato dalla domanda sempre crescente del bene rifugio che molti stanno cercando con improvvisa voracità proprio a Milano e proprio ora“.
“È certo che vi sarà una ricerca della qualità abitativa e terrazzi o giardini saranno visti con altri occhi“, aggiunge, riferendosi a quanto patito in questi mesi di “clausura” da chi non ne aveva uno, “ma è altrettanto vero che in un periodo economico come questo le persone più invidiate non sono tanto quelle con un bel balcone ma colore che con un paio di appartamenti a Milano hanno una rendita costante che li metta al riparo dalle incertezze economiche come quella che stiamo attraversando“.
“Nessuno ha la sfera magica – conclude – ma crediamo che alla luce di quanto sopra, stiamo vivendo un momento di assenza di mercato molto breve rispetto ai normali cicli immobiliari, le cui conseguenze possono esser addirittura favorevoli. Contro ogni facile e istintiva deduzione, rimane quindi il miglior momento per vendere e non per comprare“.