“Di fronte alla caserma Annarumma in via Cagni angolo Suzzani/Berbera a Milano è nata un’area camping abusiva per centinaia di extracomunitari. A denunciarlo sono i residenti e i commercianti di via Suzzani, che si sono rivolti alla mia segreteria sottolineando l’assenza del Comune”, commenta così l’assessore alla sicurezza di Regione Lombardia, Riccardo De Corato, le proteste dei residenti del municipio 4 per la folta presenza pomeridiana e notturna di cittadini stranieri in coda per l’ufficio permessi nella caserma prospicente il parco di via Cagni.
Aggiunge l’assessore: “nel regolamento del verde del comune di Milano all’articolo 14 comma r e s, si specifica che è vietato campeggiare e accamparsi di notte all’aperto, soddisfare le necessità corporali al di fuori dei servizi igienici, con ammende che partono da 40 euro a 240. Un regolamento composto da ben 60 articoli nei quali non ho letto alcuna esenzione per cittadini stranieri. A Milano, ormai, i regolamenti valgono solo per i milanesi. Chi non lo rispetta ormai è certo che nessuno lo perseguirà. Amsa, addirittura, fa fatica a star dietro alla pulizia della zona”
Fa eco all’assessore il consigliere del Municipio 9 di Fratelli d’Italia Gianni Dolgetta: “Da mesi al Municipio ho denunciato la situazione, ma evidentemente hanno altro a cui pensare se ancora oggi esiste il problema, una situazione che sta mettendo in allarme i commercianti che hanno sempre più a che fare con l’arroganza di questi extracomunitari”.
Conclude De Corato: “Nonostante questo indegno spettacolo quotidiano la Polizia Locale è totalmente assente, tant’è che consci di questo, gli stranieri si sono portati persino i materassi per dormire la notte. A Milano ormai i regolamenti vengono scritti e rimangono sulla carta, se si deve poi perseguire qualcuno si va dalle persone più deboli, magari dalla famiglia che, senza permesso, fa una festa di compleanno nel parco. Questo lo sanno molto bene coloro che campeggiano nel parco di via Cagni e che davanti a una caserma della Polizia di Stato infrangono quotidianamente la legge”.