“Il 4 di agosto , presenti l’Assessore all’Edilizia Scolastica Paolo Limonta e dei dirigenti degli istituti scolastici, si è svolta la Commissione Scuola del Municipio 9. Una delle più paradossali riunioni cui mi sia capitato di assistere”, lo dichiara Enrico Turato, capogruppo di Fratelli d’Italia nel Municipio 9.
“A renderla tale – spiega Turato – è stato l’atteggiamento di obbligatoria subalternità cui erano costretti i dirigenti nei confronti dell’Assessore anche mentre facevano critiche in netto contrasto con l’ammirazione che esprimevano. Un atteggiamento indotto da un Assessore che in riunione si è definito orgogliosamente ‘NON DEMOCRATICO’. Un Assessore capace fino a ora di proporre solo i fantomatici racconti romanzati che ogni giorno ci propina sulla sua pagina Facebook: un mondo fantastico fatto di anziane che lo riconoscono sui tram, giovani che gli dicono ‘noi siamo di più’, bambini di ogni dove che gli saltano in braccio, razzisti cui da una bella regolata, arroganti autisti (con i Rayban) di rombanti Mercedes, che mette in riga con uno sguardo… ma fuori da questa narrazione, vera o falsa che sia, esiste una realtà ben diversa di cui lui è in parte responsabile”.
“I dirigenti – aggiunge Turato – hanno parlato di scuole in cui la manutenzione ordinaria e straordinaria sono praticamente inesistenti. In quasi tutte sono presenti problemi strutturali, non funzionano i riscaldamenti, manca l’acqua calda, i cortili sono inagibili e soggetti ad allagamenti e cosa più grave: non è ancora stata intrapresa nessuna delle azioni necessarie per contrastare la diffusione del Covid. Il perché lo hanno spiegato loro stessi: si va dall’impossibilità di porre più classi nelle mense, perché essendo open space rendono difficoltosa la convivenza fra diverse didattiche, passando dal problema posto da Milano ristorazione, che si rifiuta di consegnare i pasti nelle classi, perché i montacarichi non sono a norma con il protocollo HCCP, fino ai moduli scuola, prefabbricati o tensostrutture che siano, per cui non è ancora stata preparata una base negli stessi cortili che si allagano, ne previsto come saranno riscaldati e allacciati alla rete elettrica”.
“insomma – conclude Turato – a due settimane dall’inizio dell’anno scolastico chi si occupa di edilizia scolastica può vantare un bel nulla di fatto, come espresso tra le righe delle parole dei dirigenti e io, da padre e amministratore, sono seriamente preoccupato per il futuro dei nostri ragazzi e dei nonni che spesso accompagnano i nipoti a e da scuola”.
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