Fabrizio Corona è indagato per diffamazione aggravata a mezzo stampa a Milano, per le querele sporte contro di lui da Nicolò Casale e Stephan El Shaarawy. La vicenda è quella del presunto calcio scommesse. Come è noto, l’ex agente fotografico aveva fatto i nomi di alcuni calciatori che, a suo dire, sarebbero stati o sarebbero coinvolti in una serie di scommesse illegali. La settimana scorsa, intervistato da Striscia La Notizia, aveva affermato che Casale (in forze alla Lazio) e El Shaarawy (ex Milan, ora alla Roma) sarebbero, appunto, tra i calciatori coinvolti.
Pochi giorni fa, Casale e El Shaarawy avevano presentato querela. “Benché sia poco incline a espormi pubblicamente – aveva dichiarato l’ex rossonero attraverso i suoi legali -, la mia reazione non può che essere fermissima. Quella che è avvenuta è stata, senza mezzi termini, un’operazione infamante e, cosa ancora peggiore, chirurgicamente orchestrata: a tutela mia, della società a cui sono legato e, in definitiva del calcio italiano, i suoi autori devono senz’altro risponderne ed essere distolti da eventuali analoghe iniziative”.
Dieci giorni fa, Corona era stato sentito in questura come persona informata sui fatti, dopo avere annunciato una diretta Instagram nella quale avrebbe fatto due nomi di calciatori coinvolti nelle scommesse: nel frattempo era emerso che i nomi sarebbero stati quelli di Sandro Tonali e Nicolò Zaniolo, poi indagati.