A Opera il centrosinistra punta su Mammì. La campagna elettorale entra nel vivo e sono molti gli esponenti politici che in questi giorni utilizzano i loro territori per raccontare le proposte politiche. Gli avvenimenti nazionali e le questioni politiche accendono gli scontri tra candidati, e se parlando dell’arresto di Matteo Messina Denaro si trova il modo per screditare il ministro Carlo Nordio sul tema intercettazioni, il caso Panzeri infiamma le fantasie del centrodestra contro il Partito democratico. Vecchie glorie e grandi rancori tengono accesa la sfida politica sul territorio del Sud Milano dove nei fatti si è accesa la sfida per regionali del 12-12 febbraio tra il candidato della Lega Ettore Fusco e il consigliere regionale Gregorio Mammì candidato per i 5 stelle nella coalizione di centrosinistra. L’ultimo intervento di Ettore Fusco, ex vicensindaco della giunta Nucera, sulla stampa a proposito della vicenda che ha coinvolto la commercialista di Opera Monica Bellini (arrestata dalla Finanza nell’ambito del Qatargate), ha causato un’immediata replica della sindaca Barbara Barbieri che con la lista Futura ha strappato la città alla destra nel 2021. La Sindaca ha parlato di “sguardo misero della Politica” che non riesce a rilevare le enormi differenze tra i due casi. Fusco dal canto suo ha affermato di aver “ricordato che alle elezioni il Pd di Opera ha sponsorizzato proprio Panzeri”: insomma, la sfida elettorale è aperta e se da un lato un grande consenso per Fusco alle prossime elezioni regionali potrebbe impensierire l’Amministrazione Barbieri, dall’altro potrebbe vedere la coalizione Futura stringersi attorno a Mammì, confermando che a Opera la coalizione non ha intenzione di lasciare spazio al centrodestra. Mancano pochi giorni e la sfida è aperta.