Cinque Stelle impazziti festeggiano le Olimpiadi. Potrebbe sembrare un titolo di Lercio, il popolarissimo giornale dell’assurdo, ma è la pura verità: il Movimento anti grandi eventi ha diffuso una locandina digitale che rivendica come un successo l’assegnazione delle Olimpiadi invernali a Milano e Cortina. “Abbiamo creato un evento diffuso” recita il manifesto, ma loro a parte opporvisi non hanno partecipato alla grande corsa. Anzi: i sindaci 5Stelle come Chiara Appendino sono stati messi all’angolo quando hanno paventato l’intenzione di portare un grande evento nella loro città. Proprio Torino doveva essere della partita, ma la stessa maggioranza di Appendino aveva imposto la retromarcia. Ora festeggiano, forti di un Movimento in cui tutto è mobile. Soprattutto le opinioni, a seconda del vento che tira.
Le reazioni politiche non si sono fatte attendere. Giulio Gallera, assessore regionale al Welfare (FI), è andato giù pesante: “CHE SCHIFO CHE VERGOGNA !!!! Ma come si permettono !!! hanno fatto di tutto per ostacolare e boicottare questa vittoria prima imponendo il coinvolgimento di Torino ( amministrata da un Sindaco 5 stelle che poi si è sfilata perche’ ostacolata dalla sua stessa maggioranza ) poi stabilendo che il governo non avrebbe finanziato alcun intervento e solo la risolutezza di Lombardia e Veneto e la loro disponibilita’ a farsi carico dei costi economici ha consentito di superare le perplessita’ del CIO . . . e ora dicono che è una vittoria loro prima ancora che essere una vittoria della Lombardia e dell’Italia . . . CIALTRONI !!!!“. Ma commenti e ironie non sono mancati anche a sinistra. Mirko Mazzali, avvocato fan sfegatato di Pisapia e delegato di Sala alle Periferie, ha commentato: “Premio faccia di tolla categoria Olimpica assegnato. Sono senza vergogna“. Invece Alberto Giannoni, firma de ilGiornale, ha assegnato il primo riconoscimento: insieme alla surreale locandina ha scritto su Facebook “medaglia d’oro“.
i Cinque stelle impazziti festeggiano le Olimpiadi e nessuno li convincerà mai che si tratta di un controsenso: più politici dei politici, applicano regole tutte loro. Alla realtà, alla politica e ora anche alla decenza e alla logica.
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