L’hanno firmato oggi ben consapevoli tutti che il “Patto di collaborazione per via Quarti” tra Comune di Milano e cittadini è solo il primo passo di un progetto impegnativo che metterà insieme Politecnico di Milano, associazioni del quartiere e la parrocchia di Sant’Anselmo da Baggio.
I primi a esserne convinti sono i residenti dei sette caseggiati di edilizia residenziale pubblica (ALER), più di mille persone, che aspettano un segnale concreto dalla città. Nel salone dell’oratorio della parrocchia, ospiti di don Giuseppe Nichetti, l’assessore alla Partecipazione, Cittadinanza attiva e Open data, Lorenzo Lipparini, Andrea Di Franco, Responsabile Ricerca WRP – DASTU, Politecnico di Milano e i rappresentanti degli enti del terzo settore, delle associazioni e dei cittadini hanno sottoscritto l’accordo che durerà un anno.
“Gli interventi di urbanismo tattico e di rigenerazione urbana attraverso i patti di collaborazione – ha spiegato l’assessore Lipparini – si stanno moltiplicando in città e si confermano uno strumento molto efficace per intervenire sulla qualità della vita nei quartieri. Nascono dall’alleanza tra l’Amministrazione, i cittadini e le realtà attive sul territorio e hanno generato un forte impatto anche sulle relazioni sociali, specie in contesti fragili come quello di via Quarti, dove abbiamo voluto portare un segno di attenzione, cura e cambiamento”.
“L’intervento in via Quarti a Baggio – ha detto Andrea Di Franco – è uno dei progetti che il gruppo di ricerca West road project, insieme ad Italia nostra, Vestre e alle associazioni, sta attivando nei contesti più difficili del Municipio 7 con una rete di straordinari laboratori sociali, di cui via Quarti è probabilmente il più significativo”.
Lo è davvero, per l’ampiezza e la profondità della co-progettazione che si è attivata dentro questa ricerca-azione. Al Politecnico, forti dell’organismo interno dedicato alla responsabilità sociale (Polisocial), si manifesta il ruolo di mediatore dell’università che la rende efficace nel connettere i diversi soggetti in campo verso azioni concrete sul territorio. L’efficacia di queste strategie “deboli” e “dal basso” sta nella loro appartenenza ad una rete: per trovare efficacia nella logica di sistema e perché la realtà, come la conoscenza, non è fatta di fenomeni isolati.
Quarti park è un progetto nato dall’incontro tra la rete di soggetti che opera nel quartiere di popolare di Quarti, i suoi abitanti, il gruppo di ricerca West road project del Politecnico di Milano, DASTU e Italia nostra. È stato realizzato con il contributo e con il patrocinio del Comune di Milano e del Municipio 7, con il supporto di Italia nostra (fornitura e posa di specie arboree), Vestre AS (fornitura arredi), Shareradio e Municipio. È un progetto di rigenerazione urbana che si innesta su un lungo percorso di rete avviato nel Municipio 7 e nel quartiere Quarti. Si propone di sperimentare nuovi usi con il Parco delle cave a partire da un cambiamento fisico che caratterizza il fondo strada, uno “spazio di tutti” e una nuova porta per il parco.
Il progetto nasce da un workshop partecipato tenutosi da ottobre a dicembre 2018, coinvolgendo gli abitanti, le associazioni e il gruppo di ricerca di West road project. Gli esiti del workshop sono stati raccolti da “Patti chiari – dal patto di collaborazione alla rigenerazione di Quarti”, un progetto finanziato dal Bando quartieri 2019 del Comune di Milano. Il patto ha l’obiettivo di accompagnare la comunità locale in un percorso di presa in carico e di cura dello spazio comune che sta lentamente emergendo grazie ai percorsi di coesione sociale praticati negli anni dai soggetti proponenti.