“Nel 2018, su 38,6 milioni di euro di canoni di affitto che il Comune doveva ricevere, l’ammanco è di 1,3 milioni“. è la precisazione fatta dall’Assessore al Bilancio e Demanio Roberto Tasca, in merito alle cifre riportate nei giorni scorsi sulla stampa che parlavano di oltre 18 milioni di mancati pagamenti. Dati estrapolati da un’interrogazione del consigliere comunale di Forza Italia, Alessandro De Chirico, che li aveva poi diffusi.
“Nelle tabelle che abbiamo consegnato al consigliere De Chirico – ha continuato Tasca – c’era una colonna dedicata al bollettato del 2019 e un’altra che faceva riferimento all’incassato ad oggi. Definire morosità la differenza tra queste due voci è sintomo di ignoranza“. L’assessore ha infatti spiegato che il Comune esegue una “bollettazione trimestrale e quindi dividiamo gli importi in quattro tranche. Nelle tabelle che abbiamo consegnato non era presente nemmeno il terzo trimestre del 2019, che scade il prossimo 28 ottobre. Se lo scostamento del 2018 era di 1,3 milioni, – concludendo – definire 18 milioni la morosità della Galleria è un errore macroscopico“.
Pronta la replica di Alessandro De Chirico, che si è detto “stupito” dalla risposta di Tasca e “basito dalla superficialità con cui l’assessore ha firmato una risposta senza sapere cosa aveva tra le mani” sottolineando di evere solo esercitato il “ruolo di controllo di chi fa opposizione“. l’azzurro ha quindi invitato Tasca a fare “un po’ meno l’arrogante” e a “cospargersi il capo di cenere” scusandosi “per aver dato risposte molto approssimative“. Fare l’assessore di Milano non è un passatempo, sarebbe il caso di farlo in maniera seria e non superficiale oppure di rassegnare le proprie dimissioni” ha quindi concluso De Chirico.