Le dieci ore da pinguino di Flavio. Per lui, impegnato nella politica meneghina, sono state uno shock perché in una giornata ha scoperto pregi e difetti dei social. Partiamo dall’inizio: all’onda delle sardine in funzione anti Salvini e Meloni, ha risposto la Bestia con i gattini di Matteo Salvini e un gruppo non meglio identificato che si è auto nominato “Pinguini”. Questi secondi vogliono ricalcare il modello sardine: attraverso un tam tam via social network, stanno radunando il numero di sostenitori della destra più alto possibile. In pochi giorni hanno sfondato quota 117mila membri e già si ventila una manifestazione di piazza.
Ed è proprio nel reclutamento di massa che interviene la storia di Flavio. Lui, essendo il fondatore di un circolo di Fratelli d’Italia, riceve l’invito a unirsi al gruppo dei Pinguini, trovandosi poco dopo con il ruolo di Amministratore del gruppo Facebook. (Aggiornamento: siamo stati contattati dal fondatore del gruppo, che nel frattempo è stato sospeso da Facebook perché non rispetta gli standard della community, che smentisce di aver mai avuto un amministratoredi nome flavio). “Nessuno mi aveva chiesto nulla, né informato di questa mia nomina” racconta Flavio (il cognome per il momento lo omettiamo per tutelarlo). Peccato che lì inizi la parte più assurda della vicenda: molti suoi conoscenti vedendo sui social il suo nuovo “titolo” cominciano a ricoprirlo di insulti a partire dal classico “fascista testa di cazzo“. Già sorpreso, Flavio viene poi contattato da uno degli ispiratori del gruppo dei Pinguini: questi, prima gli annuncia che sta per diventare il loro ambasciatore al nord, poi vista la riluttanza di Flavio cambia tono. Gli spiega che lui è un vero fascista e che presto grazie all’iniziativa di questo gruppo Facebook fonderà un suo partito.
“Sono rimasto sconcertato” racconta Flavio “e mi sono subito tirato indietro“. Passa poco tempo e Flavio perde la carica di Amministratore, per poi lasciare proprio il gruppo dei Pinguini. Sono passate dieci ore, dieci ore di follia social. Ma le dieci ore di follia da pinguino di Flavio spiegano molto: intanto la natura dell’iniziativa dei Pinguini che sembra chiaramente volta a creare un partito di destra (per altro chi chiediamo se non ce ne siano abbastanza). E una certa aggressività da parte di alcuni dei suoi amministratori. Inoltre, se ce ne fosse stato bisogno, che la politica è sempre più questione di istinti animaleschi. Pesci, mici e pinguini. Come si dice a Milano durante la fashion week: “Si sono aperte le gabbie“.
Continua qui: “Il pinguino irritato minaccia l’Osservatore“.
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