La crescita di Fratelli d’Italia spaventa Forza Italia

La crescita di Fratelli d’Italia spaventa Forza Italia. Dopo Andrea Mascaretti, consigliere comunale passato in estate tra i meloniani, sono sei i consiglieri di Municipio che negli ultimi mesi hanno seguito la stessa strada. Ora il processo sembra solo all’inizio: si vocifera di altri tre consiglieri comunali in procinto di trasferirsi sotto le bandiere di Fratelli d’Italia e almeno altrettanti nei parlamentini di zona.

Un’onda che sta sommergendo in particolare Forza Italia e che tramite il suo coordinatore regionale Massimiliano Salini è arrivata a minacciare di rompere le alleanze: “campagna acquisti non rispettosa” l’ha definita Salini in un’intervista al Giornale. Forse il coordinatore di ciò che resta dell’ex partito cardine del centro destra ha paura di non coordinare più nulla. Il passaggio coi meloniani sembra inevitabile: la Lega non piace così tanto ai milanesi e ha un carattere da marciapiede che ne fa la fortuna alle urne, ma è difficile da sposare per quanti si riconoscono nel centro destra ma non nei suoi tratti più ruvidi. Fratelli d’Italia inoltre ha un rapporto diverso con le istituzioni, più rispettoso delle forme dello Stato rispetto ai fedeli di Matteo Salvini.

Il futuro di Forza Italia sembra poi incomprensibile ai più: sarà coi sovranisti? Sarà con il Partito democratico o con quel che ne resta tipo Italia Viva che a sua volta sta staccando pezzo dopo pezzo carne viva a Forza Italia? Molti all’interno sono spaesati, o fuggono da una struttura territoriale che sembra brigare più per far scappare le persone che per accoglierle. I regolamenti di conti, dicono i rumors, non sono finiti e per quello alcuni hanno preferito lasciare un partito in cui volano i coltelli nella schiena. I coordinatori cittadini di FdI Riccardo Truppo e Enrico Turato commentano: “Diamo il benvenuto ai nuovi arrivati in un partito solido e con una forte tradizione come Fratelli d’Italia”.