Sequestro di snack e dolci, ma anche bibite e prodotti alimentari essiccati. Tutti provenienti da Paesi esteri come Stati Uniti, Irlanda, Cina e Giappone, pronti per essere rivenduti al pubblico nonostante presentassero le informazioni sull’etichetta ancora in lingua madre quando il regolamento europeo prevede che, per motivi di trasparenza, la lingua utilizzata sia quella del Paese in cui il prodotto è commercializzato.
La scorsa settimana il Nucleo Forestale dei Carabinieri ha sequestrato una tonnellata di questi prodotti in un esercizio commerciale del centro di Milano, in via Santa Maria Valle. Il reato prevede una sanzione amministrativa fino a un massimo di 24 mila euro comminata al titolare del negozio, un cittadino italiano.