La geniale idea di far fare a MM lo sfalcio dell’erba e la manutenzione delle scuole è già stata correttamente stigmatizzata da chiunque. Noi vorremmo, però, aggiungere un livello di riflessione all’intera vicenda: come si inquadra questa scelta nell’amministrazione complessiva della città? Ce ne parla il Candidato in Comune e Municipio 7 per la lista Milano Popolare Franco Vassallo:
“Sala vuole andare a risparmio su sfalci e manutenzioni. Per farlo decide di togliere il lavoro a gente competente, preparata e con decenni di esperienza. E affida il tutto a una struttura che, pur flessibile e ricca di professionisti, con tutto il rispetto, fino a dieci anni fa faceva buchi per terra. Ora fa anche l’amministratore di condominio. Con i risultati che ho documentato in decine di articoli. L’idea che possa passare a fare il muratore e il giardiniere senza colpo ferire è demenziale. Questo a monte. A valle c’è il cimitero di una serie di ditte milanesi sub appaltatrici.
L’idea di assumere i licenziati è demenziale. Si poteva fare con Aler perché il passaggio da una azienda pubblica a un’altra è più agevole. Ma il passaggio da privato a pubblico non lo è assolutamente. In sostanza, quello che avverrà saranno mesi di caos e rischi, si parla di manutenzione di scuole, non dimentichiamolo. E poi anni di avviamento. Tutto questo per cosa? Sala dice che aumenterà l’efficienza e scenderanno i costi. Ovviamente è falso. MM Casa è là a dimostrarlo. No, succederanno altre due cose.
Aumenterà il controllo della politica sull’economia Milanese e diminuirà il numero di imprese in città. Con 300 famiglie o più che, invece che dal mercato, dipenderanno dai buoni uffici dal sindaco. A Sala la sussidiarietà non è mai piaciuta. Lui è un grand commis d’état, un grande burocrate che ama accentrare. Fregandosene dei costi reali e valutando il controllo molto più dell’efficienza. E poi pazienza se le aziende pubbliche finiscono per subappaltare settori fondamentali, come il centralino di MM Casa. Che, per inciso, è di Venezia. Città meravigliosa, ma segno di enorme incoerenza per uno che rinfacciava la non milanesità degli appaltatori degli sfalci del verde.
Insomma, non ci sarebbe un totale assorbimento dei lavoratori, non si escluderà il ricorso a nuovi appalti, ma si sarà sicuri di due solo cose: 20 milioni di fatturato in meno sul breve periodo per tante piccole imprese e un servizio che verserà nel caos per anni. E tutto per poter promettere 300 assunzioni sotto elezioni, tanto per far vedere che il Comune salva il lavoro. Solo che lo salva alla maniera di Sala: creando disoccupazione. In un gioco in perdita che pagheremo noi.”