Ascoltati i cittadini presenti e preso nota delle loro segnalazioni, sono stati molti gli argomenti trattati da Beppe Sala nel corso della “Colazione con il Sindaco” che si è svolta al bar Tranvai in via Tirano nel Municipio 2.
Primo fra tutti quello delle esondazioni del Seveso, che interessano solo marginalmente il Municipio 2, nella parte confinante con il 9. A riguardo di questo Sala ha detto “la questione Seveso sara’ risolta nel 2023, non prima“, aggiungendo “Il 2020 sarà l’anno della verità perché dovrebbero partire sei cantieri, se non ci saranno ritardi il 2023 è realistico come anno“, nel frattempo sarà necessario “rinforzare la pulizia di ogni possibile spazio di accumulo, di freno al fluire delle acque“, senza dimenticare però che “abbiamo pendenti 3 ricorsi”.
A riguardo della decisione del Comune di ricorrere al Tar contro un provvedimento di Regione Lombardia sul tema dei locali storici Sala ha invece spiegato “Dal mio punto di vista ha completamente ragione l’assessore Tasca, adesso andiamo avanti poi vedra’ la giustizia chi ha ragione“, aggiungendo “evidentemente c’e’ una difesa degli interessi e noi con fatica sopportiamo intromissioni su quelle che riteniamo essere questioni che riguardano principalmente i cittadini milanesi“.
Sala ha parlato anche del voto sul nuovo stadio che l’aula di palazzo marino sarà chiamata a esprimere lunedì, “Penso che tutti magari no, però il mio auspicio è che ci sia compattezza, vediamo anche la discussione come si evolve. Anche perché è abbastanza evidente che un voto, pur positivo, riporta il lavoro poi sulla giunta e su me stesso“. Una scelta, quella dell’aula, fatta per coinvolgere il Consiglio, non per “una nostra deresponsabilizzazione“, poiché, “anche se fosse un voto positivo sul tema chiave, che è quanto volume concedere, io non penso che il Consiglio delibererà da questo punto di vista, quindi tornerà senz’altro a noi“, anticipando che lunedì sarà presente in Consiglio Comunale per il voto.
Infine, Sala è tornato sulla riapertura dei navigli gettando uno sguardo alle future elezioni amministrative, “Sono innamorato dell’idea di riaprire i Navigli, ma oggi non ritengo saggio farlo perché ci sono altre questioni aperte sulla città. Se mi dovessi ricandidare so che i cittadini mi porranno questa questione e dovrò trovare una risposta definitiva“.