La giudice Milanesi: “Maradona un triste e penoso Spartacus”. Jole Milanesi è stata da sempre una donna impegnata per la difesa dei diritti delle donne. Non riportiamo il suo curriculum solo perché è sterminato, ma chiunque può trovarne ampia traccia ovunque e a Milano è molto conosciuta. Nel giorno in cui il mondo si inchina al genio calcistico di Maradona, la giudice ha scritto un intervento controcorrente, ricordando tutto il resto del personaggio Maradona: “Desidero fare la voce fuori dal coro. Dunque nella giornata della lotta della violenza contro le donne ,cosa vogliamo dirci? Pazienza c’e tempo per parlarne ,che palle ste donne vittime!E’ morto Maradona e allora non ne parliamo piu’! Nella realtà è morto un uomo che si è goduto la vita ,da cui ha avuto tutto ,al di là di quello che meritava, vista la droga ed altro ,che ha lasciato storie faticose di donne abbandonate ,di figli non riconosciuti,di guadagni vergognosi come tutti i calciatori , di tasse non pagate. Dunque dovrebbe apparirmi giusto che tutti i telegiornali a questa notizia sbraitino, ma a me sembra una follia! E lui tutto sommato mi sembra il classico eroe negativo che non porta nulla di particolarmente buono ,un triste penoso Spartacus .Rip”.
L’intervento della giudice è senz’altro destinato a far riflettere perché riporta alla domanda: quanto il genio può scusare i difetti? L’impatto avuto da Maradona sul calcio è innegabile. Come è innegabile che fosse diventato un simbolo, o meglio un’icona come Che Guevara o altri. Allo stesso tempo però è giusto idolatrarlo per questo motivo? Il tema ritorna con regolarità quando si parla di alcuni personaggi noti. Una delle ultime volte ad esempio è stato con Roman Polanski e le sue violenze sessuali. Per molti la qualità dei suoi film e le sue esperienze personali con Manson sono da tenere in conto, specialmente in virtù di ciò che ha creato come regista. Oggi con Maradona il tema ritorna ancora. E con tutta probabilità la domanda resterà ancora senza risposta.