Dopo Torino arriva anche a Milano il progetto di Powercoders, ovvero un’accademia di programmazione informatica riservata ai rifugiati perché possano inserirsi nel mondo del lavoro. I dati sono incoraggianti: l’80% di chi lo ha frequentato ha iniziato a lavorare.
In considerazione delle norme anticovid, il corso, che avrà 20 partecipanti e partirà a febbraio, sarà completamente online sulla piattaforma ideatre60 di Fondazione Accenture Italia. L’obiettivo è quello di fornire competenze tecniche. “Opportunità come questa – ha commentato Chiara Cardoletti, Rappresentante UNHCR per l’Italia -, nate con lo straordinario supporto di Reale Foundation e Fondazione Italiana Accenture, sono esempi di strategie di integrazione che valorizzano i rifugiati come risorse per le imprese e per il bene comune”.
“Investire, oggi ,sulla formazione e sull’implementazione delle skills tecnologiche di questi ragazzi – ha aggiunto l’assessore comunale alle Politiche del lavoro Cristina Tajani – significa renderli autonomi e artefici del proprio futuro, capaci di essere vere e proprie risorse per la società in cui vivono e le imprese in cui lavoreranno”.