“Cercherò di mantenere la mia consueta pacatezza anche se dovrò fare molto fatica per mantenerla, credo che la misura alla quale questo Consiglio regionale è giunta credo sia ormai colma” e la “mancanza di rispetto nei confronti dei lombardi è andata oltre i limiti”: lo ha detto il presidente della Regione Attilio Fontana iniziando il suo intervento nell’aula del Consiglio regionale per riferire sulla rettifica dei dati e il cambio di zona di rischio per la Lombardia. Fontana ha ribadito che la Lombardia “invia i dati in modo corretto come attestato anche dall’Istituto superiore della Sanità”. “Nessuna rettifica è stata fatta”, ha precisato Fontana “ma un’integrazione di dati chiesta dall’Iss e i flussi sono stati inviati sempre correttamente”. “I nostri tecnici non hanno mai inserito in modo artificioso i dati”, ha proseguito ancora Fontana e “la mancata registrazione dei guariti è una falsa notizia”. “Non è corretto – ha proseguito ancora il governatore – che il destino di una Regione possa essere legato ad un indicatore esile come l’Rt sintomo” ed “è impensabile che la compilazioni di campi indicati come facoltativi determini la collocazione in una zona rossa. Per questo avevamo chiesto la sospensione per 48 ore e non ci è rimasto che ricorrere al Tar, senza questo ricorso adesso saremmo ancora in zona rossa”.
“Non accetto, però, che la Lombardia venga calunniata con mistificazioni della realtà. Non per me. Non per la mia Giunta. Ma per i lombardi” ha concluso Fontana.
Subito dopo il discorso del governatore lombardo sono avvenuti i primi disordini. Al termine del suo intervento, il consigliere Michele Usuelli di +Europa, si è polemicamente inginocchiato davanti a lui chiedendo che i dati disaggregati sulla pandemia fossero resi pubblici. “Dato che non so più come chiederlo, ve lo chiedo in ginocchio” ha detto. I consiglieri di Movimento 5 Stelle e Pd hanno esposto cartelli (“Verità per i lombardi”, “Basta bugie”, “La zona rossa è colpa vostra”) chiedendo le dimissioni della giunta.
Il presidente Fontana, la vice Moratti e parte della giunta hanno quindi lasciato l’Aula. A quel punto il presidente del Consiglio Regionale, Alessandro Fermi, dopo aver formalmente censurato Usuelli ha sospeso la seduta, ripresa dopo circa mezz’ora in seguito all’allontanamento del Consigliere da parte de la DIGOS:. “È da giugno che la Lombardia dava all’Iss dati sbagliati per compilare l’Rt, l’ho segnalato già allora in un’interrogazione scritta – ha detto Usuelli, che è stato espulso -. Tutte le regioni compilano i campi in modo giusto, tranne la Regione Lombardia”.
Sono quindi ripresi i lavori, ma la tranquillità è durata pochi minuti, perché le opposizioni hanno abbandonato l’Aula del Pirellone (tutte tranne la consigliera di Iv Patrizia Baffi), dopo nuove proteste a suon di fischi e cartelli e con cinque consiglieri di minoranza (Bussolati del Pd e i 5 Stelle, Violi, Verni, Di Marco e De Rosa) censurati e poi espulsi dal presidente Alessandro Fermi. “Devono essere immediatamente disponibili i dati altrimenti quest’Aula non può andare avanti. Devono essere messi a disposizione oggi, non si può lavorare, non c’è nulla di più importante che sapere la verità su un tema come il Covid-19. Se Fontana è nel suo ufficio a recuperarli bene, sennò noi chiediamo la sospensione della seduta” aveva chiesto poco prima il consigliere dei 5 Stelle Dino Alberti. “Constatiamo l’oggettiva impossibilità di continuare i lavori di questa seduta perché continuiamo ad essere privati della possibilità di conoscere i dati che tutti i cittadini”, aveva aggiunto il capogruppo del Pd Fabio Pizzul. La seduta è quindi ripresa alla presenza dei soli consiglieri di maggioranza e della consigliera Baffi, con la trattazione del progetto di legge sui genitori separati.
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