27 Febbraio 2021

Controllate 210 persone nella MM Lambrate

Continuano i servizi di prevenzione della Polizia di Stato sull’intero territorio della città di Milano, volti al contrasto dello spaccio di stupefacenti, al controllo di persone e veicoli e, non da ultimo, al monitoraggio del rispetto delle misure contro la diffusione epidemica da Covid 19. Gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, con le unità cinofile, i poliziotti della Polmetro e le volanti, coadiuvati dagli agenti del Commissariato Lambrate, ieri pomeriggio hanno controllato e identificato 43 persone, di cui 30 risultate avere precedenti di polizia dai controlli in banca dati, tra Piazza Gobetti e i parchi pubblici in via Valvassori Peroni e via Don Calabria. Nel corso del servizio, un ragazzo italiano di 25 anni è stato sanzionato per il possesso di alcuni grammi di hashish e il Nucleo Annonaria della Polizia Locale ha elevato sanzioni amministrative per 2.300 € circa (per mancato pagamento di occupazione di suolo pubblico, mancato rispetto distanze tra scaffali, mancata esposizione di prezzi) nei confronti di tre minimarket in piazza Gobetti, in via Viotti e in via Astolfo. Contestualmente, le pattuglie della Polmetro hanno controllato 167 passeggeri, di cui 90 con precedenti, nelle stazioni metropolitane Loreto e Lambrate; 8 persone sono state sanzionate: tre perché sprovviste di mascherine e cinque perché provenienti da fuori regione senza motivi leciti. A una donna romena di 24 anni, indagata in stato di libertà per la ricettazione di un telefono cellulare, è stato notificato l’avvio del procedimento amministrativo del foglio di via obbligatorio. Cinque cittadini stranieri sono stati accompagnati in Questura perché destinatari di notifiche di atti di vario genere.

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Arrestato ladro di pannelli fotovoltaici

Mercoledì mattina 24 febbraio, la Polizia di Stato ha arrestato un cittadino marocchino di 34 anni per il furto di pannelli fotovoltaici. Gli agenti dell’Ufficio Immigrazione della Questura milanese sono riusciti a rintracciare l’uomo, sul quale pendeva un ordine di esecuzione per la carcerazione emesso il 04 febbraio 2021 dalla Procura della Repubblica di Udine. I fatti risalgono al 2017 quando l’uomo faceva parte di un’organizzazione di persone di origine magrebina che, una volta rubati i pannelli fotovoltaici da impianti a terra o da coperture di capannoni agricoli/industriali in Friuli Venezia Giulia – in particolare nelle provincie di Pordenone e Udine, li trasferiva a bordo di camion in Marocco. La banda era ben organizzata: prima del furto, effettuava dei sopralluoghi di notte durante i quali venivano allentate le viti dei pannelli così, alcuni giorni dopo, i pannelli venivano agevolmente rubati e caricati su autocarri da 35 quintali con ruote gemellari, al cui interno riuscivano a caricare fino a 230 pezzi. Per nasconderli, la parte finale dei furgoni veniva ricoperta con mobili, copertoni, elettrodomestici e quant’altro potesse rendere difficoltoso un controllo in strada. In totale, sono stati rubati quasi 1.000 pennelli solari. A seguito del suo arresto, il 34enne dovrà scontare una pena definitiva di 5 anni e 6 mesi di reclusione.

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Arrestato rapinatore che ferì commessa

La Polizia di Stato, coordinata dalla Procura della Repubblica, ha sottoposto a fermo di indiziato del delitto di tentata rapina aggravata e lesioni gravi e aggravate W. B., classe 1974, pluripregiudicato. L’11 febbraio scorso, un uomo armato di coltello era entrato nel negozio Yamamay della centralissima Piazza Cordusio e aveva tentato una rapina quando la commessa, una donna di 28 anni, si era opposta procurandosi una ferita da arma da taglio all’altezza dell’ascella per la quale aveva avuto una prognosi di 21 giorni. Nella colluttazione anche il rapinatore si era ferito alla mano, lasciando sul luogo del delitto numerose tracce ematiche dalle quali gli specialisti del reparto di Genetica della Polizia Scientifica avevano estrapolato un profilo genetico. Immediatamente i poliziotti della Squadra Mobile milanese hanno avviato l’indagine, coordinata dal Procuratore Aggiunto dr.ssa L. Pedio e dal Sostituto Procuratore dr.ssa R. Stagnaro, anche con la visione delle telecamere dei sistemi di videosorveglianza del negozio e di tutta la zona del Centro città. Parallelamente, con la collaborazione dell’Ufficio Statistiche ed Analisi Criminale della Divisione Anticrimine della Questura di Milano, è stata svolta un’attenta attività di analisi dei possibili profili compatibili e sin da subito il profilo di B. W., per curriculum criminale e descrizioni fisiche, è stato giudicato compatibile. L’altro ieri gli agenti della Sesta Sezione Falchi hanno rintracciato l’uomo presso l’abitazione di un pregiudicato in zona Corvetto, ove aveva trovato nascondiglio di fortuna, e che, alla vista degli agenti, ha tentato di nascondersi sotto il letto. L’arrestato aveva una vistosa fasciatura, alla mano destra, riconducibile alle ferite riportate in occasione della tentata rapina: era stato medicato presso un ospedale fuori Milano dove aveva fornito al pronto soccorso le generalità di un’altra persona dicendo di essersi ferito accidentalmente spaccando una vetrata. All’interno dell’abitazione, i poliziotti della Squadra Mobile hanno rinvenuto e sottoposto a sequestro alcuni indumenti indossati il giorno della rapina. Le indagini, inoltre, degli specialisti del settore Biologia del Gabinetto Regionale Polizia Scientifica hanno accertato che il sangue rinvenuto in sede di sopralluogo era quello di W.B. La persona arrestata è risultata altresì destinataria di un provvedimento di sospensione della misura dell’affidamento in prova al servizio sociale. Ormai da tempo aveva fatto perdere le proprie tracce rendendosi irreperibile all’indirizzo di residenza.

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