Dopo una breve introduzione dell’Assessore al Bilancio di Regione Lombardia, Davide Camparini, che si è complimentato con i lombardi per come hanno ridotto i loro movimenti, annunciando contestualmente che la realizzazione dell’ospedale dedicato alle terapie intensive a Fiera Milano City è stata affidata al Policlinico di Milano e un messaggio di speranza lanciato in video-collegamento dal Giornalista Carlo Gaeta, convalescente all’ospedale di Legnano, dopo essere stato in terapia intensiva perché colpito dal coronavirus, l’Assessore Gallera ha iniziato l’aggiornamento sull’emergenza coronavirus.
“Sono 36 giorni che lavvoriamo con un’intensità pazzesca, molte volte senza nemmeno tirare il fiato“, ha premesso l’Assessore, aggiungendo, “Abbiamo commesso errori? Sicuramente, ma abbiamo sempre fatto il massimo che potevamo, perché tutta questa ondata di dolore e difficoltà potesse trovare una risposta positiva e Massimo Gaeta e tutte queste persone potessero tornare a respirare e vivere come persone normali“. “I dati di oggi sono ancora un po’ alti, ma vanno contestualizzati“, ha esordito, “i positivi sono 37.298, siamo in linea con ieri, 2.409 in più, ospedalizzati 11.137 con una crescita inferiore rispetto a ieri di circa 200 casi e questo è un elemento positivo, il numero di persone in terapia intensiva è arrivato a 1.292, con una crescita di 29, crescono però di più di 200 le persone che sono state dimesse andando a equilibrare i nuovi ricoveri. Milano città metropolitana più 574, che è molto meno rispetto a ieri, Milano città più 261″ anche in questo caso un dato molto più contenuto dopo che ieri si era riscontrato un aumento inatteso, perché erano entrati nel conteggio molti tamponi fatti nei giorni precedenti. I decessi purtroppo continuano a crescere, sono 541 in più, ma tutte le statistiche ci dicevano che il numero dei decessi sarà quello che scenderà per ultimo perché si tratta di persone entrate in ospedale tempo fa che poi si sono aggravate.
Concetto ribadito anche da Davide Camparini, sottolineando che il dato più importante è “quello degli accesi al pronto soccorso“, sui quali ha chiamato in causa Gallera che ha detto “se è vero che i nostri presidi ospedalieri sono ancora sotto una grande pressione” tutti i direttori confermano che, “c’è un dato confortante, cui attribuiamo una grande importanza, cioè, in tutti i pronto soccorso si evidenzia una riduzione dei ricoveri” e “in alcuni come a Lodi i pazienti ricoverati per patologie ordinarie hanno superato quelli covid“, quindi, “finalmente nei nostri ospedali si sta cominciando a tirare il fiiato“.
“Sull’altro fronte, stiamo rafforzando in maniera significativa l’attività sul territorio per prenderci cura di quelle persone cosiddette paucisintomatiche (con un solo sintomo ndr), recependo una direttiva nazionale che ha accolto le richieste dei medici di base di maggiore tutela, affiancando loro dei pool di assistenza domiciliare. Anche in Lombardia – ha puntualizzato – stiamo dunque procedendo a rimodulare l’assistenza domiciliare integrata su un modello di ADI Covid-19”.
Su richiesta dei medici di medicina generale, unità speciali di continuità assistenziale (USCA) andranno a visitare i pazienti, li sorveglieranno o stabiliranno, se necessario, collocarli in degenze di sorveglianza quando non possono essere sorvegliati al proprio domicilio.
Dati Lombardi: positivi 37.298 (+2.409), ricoverati non in terapia intensiva 11.137 (+456), in terapia intensiva: 1.292 (+29), dimessi e in isolamento domiciliare 19.467 (+1.356), deceduti 5.402 (+541). Tamponi effettuati: 95.860 (+8.147). Provincia di Milano 7.496 (+547) di cui 3.009 a Milano città (+261).