Buoni spesa alimentari, il Tribunale di Milano ha respinto il ricorso proposto dall’Associazione Naga, non ravvisando alcun carattere discriminatorio delle delibere comunali di lancio dei bandi per la loro assegnazione.
È quindi online sul sito istituzionale, consultabile al link, la graduatoria definitiva dei beneficiari, e il Comune può procedere con l’erogazione dei buoni rivolti alle persone bisognose e in particolare a quelle colpite dalla crisi socio-sanitaria dovuta alla pandemia da Covid 19.
Si tratta di contributi da 300 euro nel caso di famiglie composte da un massimo di tre persone, o da 700 euro se più numerose. Verranno erogati, come già accaduto con i precedenti analoghi bandi, attraverso carta prepagata, in questo caso fornita da Postepay di Poste, oppure tramite applicazione per smartphone, fornita da Gruppo Pellegrini, a scelta del beneficiario.
Le domande ammesse e finanziabili, raccolte attraverso il bando pubblico aperto tra febbraio e marzo scorsi, sono oltre 12mila. Tutti i beneficiari saranno contattati a breve dall’Amministrazione, in modo da ricevere le informazioni utili circa le modalità necessarie per ricevere il contributo. In caso si rendessero disponibili nuove risorse, l’Amministrazione procederà a finanziare altre domande.
“Siamo molto soddisfatti – interviene l’assessore alle Politiche sociali e abitative Gabriele Rabaiotti -. Innanzitutto, perché possiamo finalmente procedere con la distribuzione dei buoni, e anche perché la sentenza riconosce il grande lavoro svolto dall’Amministrazione in questo anno difficile, sia sul fronte del numero di famiglie raggiunte sia sulla correttezza della strategia che ci ha guidato, diversificando gli strumenti e le aree di bisogno e ricercando la massima inclusione. Grazie anche al confronto, che non è mai mancato, con il Terzo settore, stiamo valutando come estendere ulteriormente il fronte dell’intervento di aiuto alimentare e sociale”.
Nel corso del 2020, attraverso un primo bando i cui termini sono stati successivamente riaperti, sono stati erogati in totale circa 21.200 buoni spesa. Ora la nuova tranche, che può contare su un budget di 5,879 milioni, parte del fondo nazionale destinato agli aiuti alimentari istituito quale misura di contrasto all’emergenza sanitaria. L’ammontare complessivo della quota attribuita al Comune di Milano, come disposto dal dl del 23 novembre scorso, è stata di 7,279 milioni: di questi, 1,4 milioni sono stati destinati al nuovo Dispositivo di aiuto alimentare, basato sull’erogazione di contributi ad enti del Terzo settore per l’acquisto e la distribuzione di generi alimentari alle fasce più deboli della popolazione.
Il primo Dispositivo di aiuto alimentare era stato attivato l’anno scorso accanto ai bandi per i buoni spesa, come operazione complementare destinata a tutte le persone in grave difficoltà senza vincoli di residenza né di altro, da metà marzo a fine giugno, coordinato dall’ufficio della Food Policy nell’ambito di Milano Aiuta: attraverso i suoi dieci hub temporanei, sono state distribuite oltre 616 tonnellate di cibo, ovvero un equivalente di 1 milione e 600mila pasti, che hanno raggiunto 6mila nuclei familiari, e altre 76 tonnellate di cibo, per 152mila pasti equivalenti, distribuite attraverso gli hub stabili di quartiere.