Dopo l’ultimo caso corruttivo che ha portato ai recenti arresti in ATM spa del Comune di Milano, ora emerge una nuova patata bollente per l’Amministrazione Sala. Il TAR ha bocciato il mega “appalto del calore” da 40 milioni l’anno, per la fornitura di gas e manutenzione ad A Energie e lo ha girato alla Corte dei conti per valutare l’eventuale danno erariale. Un fatto di cui stranamente la Procura di Milano non si è ancora occupata, ma che ha attirato critiche e accuse da Fratelli d’Italia.
“Appalto calore incredibilmente prorogato senza gara per un valore vicino ai 40 milioni di euro. L’inerzia o l’inefficienza del Comune è evidente, ed è proprio in situazioni come queste che si annidano rischi corruttivi e potenziali danni per il patrimonio dei cittadini Milanesi. La domanda è la seguente: quando si fa un appalto è fissata la durata e conseguentemente la scadenza –dunque c’è tutto il tempo e il dovere di procedere per gara – allora quali motivi hanno spinto l’Amministrazione a tardare per poi assegnare una cospicua proroga? Infatti, la Corte dei Conti indaga su un possibile danno erariale del quale l’Amministrazione potrebbe dover rispondere” spiega il Capogruppo di FdI a Palazzo Marino Andrea Mascaretti, concludendo “ho dato avvio alla richiesta di una commissione anti-corruzione per analizzare la situazione dell’appalto calore e i motivi della mancanza della gara”.
“il Sindaco Sala e la sua maggioranza, dopo aver sbandierato a destra e a manca, trasparenza e onestà oggi cominciano ad essere un po’ troppo in difficoltà sul tema degli appalti…come sono lontani i tempi dei facili moralismi” dichiara in proposito l’Onorevole Marco Osnato della VI Commissione Finanze della Camera.