Merce rubata per 130mila euro e una pistola nella cantina di un egiziano

La Polizia Locale ha recuperato, il 23 luglio scorso, un ingente quantitativo di merce di provenienza furtiva, per un valore complessivo di 130mila euro, trovato nascosto in uno scantinato in zona Maciachini.

Le indagini sono scaturite da un intervento dell’Unità Contrasto Stupefacenti: alcuni elementi in possesso degli investigatori indicavano che una persona, già arrestata da loro per spaccio, fosse in possesso di un’arma detenuta illegalmente. Questa persona aveva in uso una cantina in cui si sospettava fosse nascosta l’arma. Il blitz è scattato quando l’uomo è sceso insieme ad un amico nello scantinato.

Una volta entrati, gli agenti hanno effettivamente trovato un’arma, una pistola calibro 22 in una scatola di cartone. Ma nella stessa cantina era presente anche un grande quantitativo di oggetti elettronici e abiti che, dopo i primi accertamenti compiuti dall’Unità Reati Predatori della Polizia Locale, sono risultati essere di provenienza furtiva.

Complessivamente sono stati recuperati 248 pezzi. Tra essi molti prodotti ancora imballati e con l’etichetta antitaccheggio. L’ipotesi è che parte di questi fosse stata sottratta a dei corrieri. In particolare sono stati recuperati 79 telefoni cellulari, 3 navigatori, 43 computer portatili e 2 fissi, 9 tablet e altri strumenti informatici, oltre a diversi capi di abbigliamenti e accessori, delle più rinomate marche sul mercato, e quattro biciclette.

Tre le persone indagate per ricettazione, una di loro anche per detenzione illecita di arma da fuoco. Si tratta di due cittadini egiziani, A.A. e E.S. di 49 e 40 anni, e E.M. un 46enne algerino che aveva in uso la cantina.

Gli agenti dell’Unità Reati Predatori stanno in questi giorni cercando di rintracciare i legittimi proprietari della merce rubata e hanno già provveduto a restituire 12 telefoni cellulari, un tablet ed un pc portatile.