Musica classica: al via “Sei gradi di separazione”. La nuova stagione di musica classica dello Spazio Teatro 89 di Milano, intitolata “Sei gridi di separazione”, realizzata in collaborazione con Serate Musicali, Coop Lombardia e PopHistory parte oggi e durerà fino al prossimo 22 novembre. Una serie di incontri tra musica e storia per riflettere su un argomento di grande attualità: il distanziamento sociale, necessaria misura di contenimento per proteggerci dal pericolo mortale del Covid-19, ma pur sempre dolorosa rinuncia nei nostri rapporti interpersonali. Ogni appuntamento sarà dedicato a una delle diverse giustificazioni addotte, nei secoli scorsi, per attuare separazioni e distanziamenti come forme di controllo, dominio, persecuzione e discriminazione: le caste e i pregiudizi legati alla nascita; le classi sociali e i maggiori o minori diritti legati al censo; il razzismo e le teorie pseudo-scientifiche che lo giustificano; il genere e l’orientamento sessuale; la paura della malattia e della morte; il moderno mito dell’efficienza e dell’organizzazione razionale della società attraverso la digitalizzazione e virtualizzazione del lavoro e dei rapporti umani in generale. Gli appuntamenti saranno divisi in due parti: un’introduzione storica focalizzata sul contesto locale e curata dal public historian Giorgio Uberti, che imposterà i suoi interventi come delle chiacchierate con personaggi storici; a seguire, un concerto in cui le musiche saranno scelte assecondando il tema dell’incontro, con alternanza di brani noti, rarità e prime esecuzioni assolute e con la partecipazione, tra gli interpreti, di musicisti famosi e giovani emergenti, come sempre accade sul palco dello Spazio Teatro 89. Sia le introduzioni storiche sia le brevi guide all’ascolto prima dei concerti saranno nel segno della divulgazione, in un ponderato equilibrio tra cultura, approfondimento dei contenuti e spettacolo, con ampio uso di strumenti multimediali (proiezioni di immagini, filmati, letture di testi poetici e così via). Il primo evento della nuova rassegna, in programma domenica 27 settembre (ore 17.30; ingresso 7-10 euro), si intitolerà “Divisi per nascita” e affronterà il tema del distanziamento sociale al tempo dei nobili. Oltre al public historian Giorgio Uberti saranno protagonisti Külli Tomingas, (mezzosoprano), Andrea Scacchi (violoncello) e Luca Schieppati (pianoforte), che eseguiranno musiche di Beethoven, Verdi/Liszt, Hindemith, Weill, Rzewski e Galante. Luca Schieppati, pianista e direttore artistico della rassegna, è disponbile per interviste e approfondimenti.