“Ieri sera sono andato allo stadio, seguendo quella passione che mi ha trasmesso mio papà, come credo sia per tanti tifosi. E quando vado a gioire e soffrire per i colori del mio cuore confesso che spesso penso a lui, a quando andavamo insieme a San Siro. Ho preso freddo, mi sono agitato, ho esultato per la vittoria dell’Inter. Ma sono tornato a casa avvilito. Quei “buu” a Koulibaly sono stati una vergogna“. Lo ha su Facebook il sindaco Giuseppe Sala all’indomani di Inter-Napoli, in merito ai cori razzisti riservati da una parte della tifoseria al difensore del Napoli. “Un atto vergognoso nei confronti di un atleta serio come lui, che porta con fierezza il colore della sua pelle. E anche, pur in misura minore, nei confronti di tante persone che vanno allo stadio per tifare e per stare con gli amici – continua il Sindaco -. Non mi piace, per mia natura, pensare a cosa devono fare gli altri per risolvere i problemi della società in cui viviamo. Preferisco sempre partire da cosa devo fare io. E in questo caso farò una cosa molto semplice. Continuerò ad andare a vedere l’Inter, ma ai primi “buu” farò un piccolo gesto, mi alzerò e me ne andrò. Lo farò per me, consapevole del fatto che a chi ulula contro un atleta nero non fregherà niente di me. Ma lo farò. L’Inter FC farà quel che ritiene. A me piacerebbe che a Empoli la fascia da capitano la portasse Asamoah. Nel frattempo chiedo scusa a Kalidou Koulibaly, a nome mio e della Milano sana che vuol testimoniare che si può sentirsi fratelli nonostante i tempi difficili in cui viviamo“.
Nel corso degli incidenti prima di Inter-Napoli avvenuti ieri sera in via Novara angolo via Fratelli Zoia, ha perso la vita il 35enne Daniele Belardinelli . Sulla dinamica dell’incidente sono in corso gli accertamenti della polizia. La vittima era un ultras di Varese con precedenti per stadio e precedenti Daspo. Al momento, ha riferito stamani il questore Marcello Cardona alla stampa, due persone, ultras dell’Inter, sono state arrestate per l’agguato, come lo ha definito lo stesso Cardona, a un gruppo di tifosi del Napoli. Una terza persona è ricercata per essere arrestata. Nell’aggressione, 4 persone sono rimaste ferite e il 35enne è stato investito presumibilmente da un suv che ha poi proseguito, ma la dinamica non è ancora chiara. Il questore assicura che sono al vaglio misure durissime per i partecipanti a quella che ha chiamato un’ “azione squadristica”, messa in atto da un gruppo di ultras interisti, incappucciati. Un’azione premeditata. Ancora da chiarire la dinamica e la circostanza che ha portato all’investimento del 35enne, poi portato in ospedale, al San Carlo, dagli stessi ultras. A segnalare il corpo del giovane a terra, secondo la ricostruzione fornita dal questore, sono stati gli stessi tifosi napoletani aggrediti.
Il questore Marcello Cardona chiederà inoltre al comitato per l’ordine e la sicurezza la ratifica della decisione di chiudere la curva nord dell’Inter fino al 31 marzo prossimo e il divieto di trasferta per i tifosi interisti fino alla fine del campionato.