A riguardo della trasmissione errata di dati “penso che la protesta del centrosinistra nasca da una difesa a oltranza della regione Lombardia che non ci sta perché non si può non riconoscere che qualcosa non va”. Lo ha detto il sindaco Sala a margine delle celebrazioni della Giornata della Memoria all’ex hotel Regina.
“Detto ciò – ha aggiunto – sono proteste che potevano essere espresse in altro modo, ma ne abbiamo viste di tutti. Io ricordo in consiglio comunale i leghisti con le banane all’epoca delle palme per cui adesso non è il momento di dare patenti di buoni o cattivi agli uni o agli altri. Non dovrebbe essere così. In questo momento se si riuscisse a mettere un punto e dire: ‘Abbiamo sbagliato, qualcosa avremo sbagliato’. Io non capisco questa difesa a oltranza della Lombardia e questa idea di dire non abbiamo sbagliato niente”.
Il calo dei contagiati a Milano e negli altri comuni, “come riportano i giornali è circa del 75 per cento. Ora il dubbio però viene: ma sono giusti i dati attuali? Io non lo so più. Cioè, è possibile che a Milano ci siano 2.500 contagiati? Non lo so”. “Non la metterei sulla colpa, però la metterei su un punto preciso: la solidità dei dati gestiti in questo momento lascia dei dubbi. Ho visto anche oggi che sono uscite informazioni sui dati di Milano, io non so come, oggettivamente come negli altri Comuni, si sia passati da un giorno con l’altro, da 13mila e rotti a 2mila e rotti contagiati. La prima ad accorgersi dei dati è stata la sindaca di Peschiera Borromeo e a quel punto lo abbiamo visto tutti i sindaci”.
“Quello che si potrebbe fare – ha concluso – è cercare di andare a vedere insieme dati e procedure, perché qui si va avanti non è che questa pandemia ce la togliamo da dosso in breve ma ci accompagnerà ancora per parecchi mesi, mentre continuare a dire che è una congiura credo che sia ultima cosa che serve”.