La lunga corsa a breve. Da mesi ormai Salvini annuncia “a breve” la nomina dello sfidante di Giuseppe Sala per la poltrona di sindaco di Milano. Rasia dal Polo zitto zitto continua a presentarsi qui e lì, perché se i leghisti sono convinti del suo nome, non lo sono altrettanto gli alleati. Lui intanto è partito con la corsa, alla peggio avrà stretto molte amicizie e conoscenze in più. Intanto Simone Crolla avanza e potrebbe togliergli la sedia da sotto il sedere ancora prima di esserci accomodato. Il profilo è senza dubbio di livello e a differenza di Roberto Rasia può vantare un’esperienza amministrativa notevole. Ma la lunga corsa a breve deve iniziare perché entrambi devono avere il tempo di costruire un’idea alternativa di città e comunicarla, oppure si risolverà tutto con la consueta corsa impazzita dell’ultimo mese in cui la città viene tapezzata di manifesti elettorali e le caselle di posta, digitali e non, si intasano di messaggi di illustri sconosciuti. Alle parole del Capitano è meglio non dare credito, perché il concetto di “a breve” evidentemente è molto ampio. E poi ora la Lega è di nuovo al governo e dunque ha di meglio da fare che amministrare una città da rifondare come Milano. La lunga corsa a breve dunque potrà partire solo se saranno gli altri a spingere i leghisti. Ma hanno Forza Italia e Fratelli d’Italia le energie per farlo?