Saradone: un’altra truffa nel campo rom di via Chiesa Rossa

Dopo Lele Mora è toccato a un imprenditore cinese finire nella trappola della champagne, marchio di fabbrica dei rom di Chiesa Rossa“.  Lo denuncia il Consigliere Comunale Silvia Sardone, che aggiunge, “Un covo di delinquenti che va sgomberato il prima possibile, anche perché praticamente nessuno degli abitanti di questo insediamento paga le bollette al Comune: me lo hanno detto gli stessi rom due mesi fa, quando sono stata in via Chiesa Rossa per un sopralluogo“.

È ora che il Pd la smetta col suo solito buonismo dannoso: in due anni hanno speso mezzo milione di euro per integrare tutti i rom di Milano senza produrre nessun risultato concreto, quindi anziché continuare a sperperare denaro inutilmente passino alle vie di fatto – continua – Giusto per capire di che personaggi stiamo parlando, ricordo che nel campo rom di via Chiesa Rossa sono stati rubati 40.000 euro a Lele Mora per una finta partita di champagne; c’è stata una sparatoria tra rivali nel luglio del 2018; nel 2016 tre marocchini sono stati rapinati di 25.000 euro per una truffa legata a un annuncio di vendita online; e sempre nel 2016 sono state trovate all’interno del campo 130 tra spade, coltelli e macheti. Direi che come curriculum può bastare, ma forse non per la sinistra: è di poche settimane fa, infatti, il pericoloso dietrofront del sindaco Sala sul superamento dei campi. Pd e compagni – chiude Silvia Sardone – ci dicano cos’altro deve succedere a Chiesa Rossa prima che vengano presi seri provvedimenti”.