Un muratore di 47 anni è stato trovato senza vita, con una siringa nel braccio sinistro, nel bagno di un ostello in via Rimembranze di Lambrate. A scoprire il corpo, attorno alle 10.45, è stato un nigeriano di 28 anni che lavora nella struttura come addetto alle pulizie. E’ stato lui a dare l’allarme al 112 e a raccontare ai carabinieri del nucleo Radiomobile di aver trovato il cliente in uno dei bagni in comune.
Si chiamava Fabrizio Fusco il carpentiere morto per overdose, aveva precedenti per reati contro il patrimonio e per droga, era sdraiato sul pavimento con una ferita al volto dovuta probabilmente alla caduta, accanto a lui c’era un kit per prepararsi una dose. Non ci sono molti dubbi sul decesso dovuto a overdose. La vittima risultava aveva una lunga storia di tossicodipendenza e aveva tentato senza successo un percorso di riabilitazione presso laComunita’ del Giambellino, una struttura terapeutico-riabilitativa per persone con problemi di dipendenza. Resta da chiarire il motivo della sua presenza nella struttura, intanto i carabinieri hanno sequestrato il suo cellulare nella speranza di trovare elementi utili.
Secondo i dati della Direzione centrale per i servizi antidroga del Viminale, lo scorso anno in Lombardia sono stati registrati almeno 32 decessi per overdose, di cui 9 a Milano. Il numero, che sarebbe parziale in quanto risulta impossibile avere la certezza di tutti gli episodi, segna un aumento del 128% rispetto al 2017.
Rettifica
Su richiesta del legale della famiglia Fusco pubblichiamo le seguenti precisazioni: “le cause del decesso del sig. Fusco Fabrizio sono ancora tuttora al vaglio della Procura della Repubblica di Milano che ha aperto un fascicolo a carico di ignoti e che è in attesa di conoscere gli esiti degli esami disposti sulla salma. Ad oggi, nonostante l’esame post mortem disposto dall’Autorità Giudiziaria ed eseguito dal consulente tecnico designato, non sono ancora state accertate le cause del decesso (e men che meno che trattasi di morte da overdose), giacché il Consulente tecnico si è limitato nella diagnosi necroscopica di causa di morte di indicare: Acuta insufficienza di circolo.
Inoltre, allo scopo di non alimentare tesi estemporanee, la famiglia fa sapere che il congiunto scomparso si trovava presso l’ostello dove è stato ritrovato privo di vita (tra l’altro prenotato e pagato da uno dei familiari) perché era in attesa di prendere possesso di un appartamento che si sarebbe liberato da lì a pochi giorni.
Allo stesso modo, non vi è alcuna prova del fatto che il sig. Fabrizio Fusco sia stato ritrovato privo di vita con l’ago di una siringa ancora infilato nel braccio“.