Sono 5.404, per oltre 15mila persone, le domande di buoni spesa per i cittadini in difficoltà a causa dell’emergenza Coronavirus che a partire dai prossimi giorni verranno finanziate attraverso il bando che si è chiuso lo scorso 17 luglio. L’avviso ha seguito le stesse modalità della prima tornata di aprile, attraverso la quale sono stati assegnati oltre 15.800 buoni.
L’ammontare delle risorse utili per l’operazione, inizialmente pari a 5,848 milioni del Fondo statale per gli aiuti alimentari, è stato implementato con disponibilità comunali provenienti per la maggior parte dal Fondo di mutuo soccorso, che hanno portato la base complessiva dei fondi a disposizione a oltre 8,048 milioni di euro. Questo ha permesso da un lato lo scorrimento della graduatoria, e quindi il finanziamento di tutte le domande ritenute ammissibili in fase di verifica dei requisiti, e dall’altro la riapertura dei termini del bando stesso, per il quale sono disponibili 1,9 milioni circa.
“Nonostante le difficoltà del bilancio comunale – dichiara l’assessore alle Politiche sociali e abitative Gabriele Rabaiotti – abbiamo scelto di dare un aiuto alle famiglie rinnovando il bando per l’assegnazione dei buoni spesa, con un investimento di 1,9 milioni di risorse. Siamo consapevoli che quelli che verranno non saranno mesi facili, per cui ci siamo riproposti di continuare a supportare in questo periodo difficile tutti i milanesi, soprattutto quelli più fragili, garantendo i servizi e accompagnandoli verso la ripresa”.
Per poter aiutare quante più persone possibile, l’importo dei buoni è stato parzialmente ridotto rispetto ad aprile, e sarà pari a 250 euro per le famiglie fino a 3 componenti e a 500 euro per quelle più numerose. Come modalità di erogazione del contributo, anche questa volta i beneficiari potranno scegliere tra la carta prepagata Soldo e la app Satispay da scaricare sul proprio smartphone. Ai richiedenti verrà data comunicazione in merito agli esiti della loro richiesta agli indirizzi mail o sms comunicati al momento della presentazione della domanda.
Nel complesso, alla scadenza dei termini fissati, erano pervenute circa 10.600 domande, ma di queste, in fase di verifica dei requisiti, molte non sono state ammesse, mentre per alcune sono in corso accertamenti.
Al processo di controllo delle richieste hanno collaborato la direzione Servizi civici per le verifiche anagrafiche, la direzione Incassi e Riscossione per quelle reddituali e la direzione Sistemi informativi per la gestione dei flussi on line.