Nessun lavoratore di Atm a tempo determinato rischia o rischierà il posto di lavoro, per effetto del decreto Dignità. È questa la rassicurazione fatta da Luca Migliore, responsabile delle Risorse Umane dell’azienda del trasporto pubblico milanese, ai consiglieri comunali della commissione Partecipate. “Migliore ha infatti spiegato: “Atm non usa il tempo determinato in modo strumentale, ma solo per esigenze effettivamente temporanee. Tanto che, negli ultimi 5 anni, abbiamo un tasso di trasformazione dal contratto dal tempo determinato a quello a tempo indeterminato, entro gli 11 mesi dalla data di inizio, del 90%“. Concludendo: “Il decreto dignità non impatta su Atm, anche perché si tratta di un’azienda in buona salute finanziaria, che ha quindi la possibilità di trasformare i contratti“.
La commissione consiliare Partecipate, presieduta dal capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino, Fabrizio De Pasquale, continua il suo lavoro di interlocuzione con i responsabili delle risorse umane e i rappresentanti sindacali delle partecipate milanesi, per capire in quali aziende ci siano problemi di rinnovo dei contratti a tempo determinato. Per il momento le criticità maggiori sono emerse in Amsa. Alla prossima riunione della commissione parteciperanno anche le ‘scodellatrici‘ di Milano Ristorazione, dipendenti dalle cooperative legate alla municipalizzata, che, come ha annunciato il capogruppo azzurro “si trovano a rischio“.