Giambellino da Cerutti Gino ai ristoratori sequestratori di truffatori. Una trasformazione illustrata da un fatto di cronaca: un ristoratore milanese ha sequestrato e presto a bastonate gli emissari del suo truffatore. Una vendetta da vecchio quaertiere a leggerla così senza approfondire. Una storia adeguata al quartiere popolare del Giambellino cantanto da Giorgio Gaber. Solo che il suo eroe poetico era Cerutti Gino, che tutti chiamavano “mago”, un ladro d’auto. Oggi invece il ristoratore e gli amici che lo hanno aiutato nel rapimento con pestaggio incorporato sono quattro cittadini egiziani di 25, 26, 28 e 30 anni. Quando polizia è intervenuta in largo Giambellino, dove era stata segnalata una lite, ha trovato i quattro che avevano legato un camerunense 44enne a un tavolo e un congolese 43enne a terra con i piedi legati. E li stavano bastonando. E se si approfondisce ancora di più si scopre che il ristoratore 25enne è rimasto vittima della “truffa della moltiplicazione dei soldi” da parte di un uomo che gli avrebbe offerto, in cambio di 20mila euro, la possibilità di riceverne 40mila. Il primo si era lasciato convincere a consegnare il denaro, qualcosa che pare impossibile nel vecchio Giambellino dove nessuno avrebbe abboccato. A Meno di non chiudere tutti e due gli occhi sul come si sarebbero moltiplicati i soldi. E infatti sorpresa sorpresa: dopo la consegna il 25enne si rende conto della palese falsità delle banconote. Ma non perde la testa. Anzi, richiama e si dichiara soddisfattto, tanto da voler combinare un altro affare. Il truffatore però lo aveva avvisato che a causa di un impedimento gli avrebbe mandato i due centraficani che, entrati nel locale con uno zaino con il materiale per la “riproduzione” di banconote, sono stati aggrediti con dello spray urticante, legati e malmenati. Non paghi, li hanno pure rapinati di due anelli, di una catenina in oro e di un orologio, che sono stati poi ritrovati all’interno di un cassetto sotto il registratore di cassa. Piccole truffe di periferia, quasi come i furti d’auto. Però qualcosa è cambiato al Giambellino: da Cerutti Gino ai ristoratori sequestratori di truffatori.