Dal 5 al 12 novembre una settimana di incontri, musica, pedalate ed enogastronomia per riflettere e soprattutto valorizzare i beni sottratti alla criminalità organizzata come luoghi di testimonianza della legalità. Tra gli ospiti Nando Dalla Chiesa e la coordinatrice della DDA di Milano Alessandra Dolci
La lotta alla mafia deve diventare bene comune. Un bene da tutelare, valorizzare, diffondere e soprattutto sostenere. L’osteria sociale del buon essere La Tela di Rescaldina (MI), che sorge in un bene sottratto alla criminalità organizzata, lancia la campagna “SosteneTELA – dai beni confiscati la ricetta del buon essere”, una settimana ricca di appuntamenti per riflettere, conoscere, imparare cosa significa oggi “essere antimafia” e che mette al centro l’importanza di dare valore ai beni confiscati.
«La Tela nasce proprio per trasformare un bene confiscato alla criminalità organizzata in un bene comune, un bene di tutti e per tutti», premette Giovanni Arzuffi, presidente della cooperativa La Tela cui il Comune di Rescaldina ha affidato la gestione dello stabile di via Saronnese 31, in ATI con la cooperativa Meta. «Dopo gli anni della pandemia, vogliamo rilanciare l’attività de La Tela, ponendo nuovamente al centro il tema della legalità quale valore da condividere e diffondere. Con la campagna SosteneTELA l’attenzione è posta sull’importanza che hanno i beni confiscati per il territorio. Non parliamo solamente di spazi che possono rappresentare un’opportunità in più per la comunità, ma di luoghi di testimonianza viva, dove la loro stessa storia diventa motivo per continuare a promuovere la lotta alla mafia. In SosteneTELA sono stati previsti cinque appuntamenti; cinque occasioni per parlare, a più livelli, di legalità. È un programma che vuole coinvolgere l’intero territorio perché, come anche recenti fatti di cronaca ci hanno ricordato, la criminalità organizzata è ben presente in questa fetta di provincia e va contrastata con ogni mezzo: con la testimonianza di una pedalata insieme sulle strade del Legnanese; con la conoscenza, entrando in contatto con chi ogni giorno combatte la criminalità organizzata; con l’educazione nelle scuole, con la musica nata all’interno di una casa circondariale che racconta della funzione rieducativa e riabilitativa del carcere, come stabilito dalla Costituzione, e persino con un pranzo durante il quale assaporare i prodotti che vengono proprio dalle terre confiscate».
Per il sindaco di Rescaldina Gilles Ielo è importante superare il silenzio. «La Tela è un bene della comunità di Rescaldina ed è un bene del territorio. Il progetto e l’esperienza di questi anni dovrebbero coinvolgere tutti, indistintamente, perché la lotta alla criminalità organizzata merita l’attenzione e l’impegno di ciascuno di noi. La Tela è un bene confiscato alla ‘ndrangheta e riconsegnato alla collettività. È importante che i luoghi confiscati non restino vuoti, abbandonati e silenti. Farli vivere significa combattere il silenzio della logica mafiosa; farli vivere con una progettualità e coinvolgimento sociale è alimentare la coscienza dell’antimafia».
Al fianco de La Tela c’è Libera, la rete di associazioni nata nel 1995 contro le mafie ma soprattutto per una giustizia sociale. «Le norme sul riutilizzo sociale dei beni confiscati hanno compiuto, in questo 2023, rispettivamente 41 e 27 anni. È un percorso lungo e certamente non facile, che tuttavia ha segnato e segna una delle punte di maggiore avanzamento dell’azione repressiva dello Stato nei confronti delle organizzazioni mafiose, facendone una straordinaria conquista e rendendo i beni confiscati una grande opportunità di riscatto e cambiamento», dice Gian Piero Colombo referente del presidio di Libera di Legnano. «Una conquista oggi purtroppo da più parti messa in discussione, anche attraverso una narrazione tossica e distorta, che non coglie a nostro avviso la realtà delle cose. I dati in nostro possesso – e illustrati nello scorso mese di marzo nel dossier Raccontiamo il bene – ci parlano di 991 realtà sociali che, ogni giorno e in quasi tutto il Paese, si impegnano per restituire alla collettività i beni sottratti ai clan, trasformandoli in luoghi parlanti, capaci di raccontare un’altra storia: una rete di esperienze in grado di fornire servizi, creare nuovi modelli di economia, prendersi cura di chi fa più fatica. La Tela è indubbiamente una di queste realtà, che noi sentiamo il dovere di sostenere».
IL PROGRAMMA
Il programma si apre domenica 5 novembre con PedalaTELA. Cioè una biciclettata verso La Tela con all’arrivo il concerto di ArcEnCiel Ensemble, il rinfresco e un pranzo a prezzo sociale (20 euro). Sono previste partenze da Busto Garolfo (ore 9 da piazza Mercato), Parabiago (ore 9 da piazza Pisoni), Canegrate (ore 9.30 da piazza Stazione), San Vittore Olona (ore 10 dal pannello della Pace in via Magenta), Saronno (ore 9.30 da viale Santuario), Legnano (ore 9.30 da piazza San Magno), Castellanza (ore 10 da via Montello) e Rescaldina (ore 10 da via Barbara Melzi). Per tutti i partecipanti, premi e regali.
Giovedì 9 novembre, l’osteria sociale è protagonista di ViveTELA: una serata per parlare di beni confiscati. Alle 19.30 la possibilità di cenare (prenotazioni allo 0331 297604). Alle 21 è in programma l’incontro “Le infiltrazioni della criminalità organizzata e la situazione e il futuro dei beni confiscati nel Legnanese” con Alessandra Dolci, coordinatrice della Direzione Distrettuale Antimafia di Milano e gli amministratori comunali.
Venerdì 10 novembre, terzo appuntamento con InsegnaTELA. Alle 19.30 la cena (prenotazioni allo 0331 297604). Alle 21 l’incontro con Nando Dalla Chiesa, docente di Sociologia e metodi di educazione alla legalità presso l’Università degli Studi di Milano, e con i docenti delle scuole del territorio per capire come sia possibile oggi insegnare l’antimafia.
Sabato 11 novembre, SuonaTELA: alle 19.30 cena (prenotazioni allo 0331 297604) e a seguire il concerto dei Freedom Sounds, band della Casa di reclusione di Milano Bollate nata nell’ambito di un progetto di crescita e rieducazione grazie alla musica.
Domenica 12 novembre, ultimo appuntamento: AssaggiaTELA. Alle 12 il pranzo con un menù realizzato anche con i prodotti di aziende che lavorano su terreni confiscati, con la possibilità di chiacchierate dal vivo e online con i protagonisti. Prenotazioni allo 0331 297604.
La Tela prosegue nella sua campagna di crowdfunding: https://gofund.me/465dd3e3
La Tela è un bene sequestrato alla criminalità organizzata, affidato al Comune di Rescaldina e gestito in ATI dalle cooperative La Tela e Meta insieme con altre associazioni del territorio. È ristorante e centro di aggregazione e di promozione sociale e culturale.