Una candidatura che unisce “tradizione e innovazione“, questo uno degli aspetti evidenziati nel corso della presentazione a Tokyo, all’Assemblea dei Comitati Olimpici Nazionali, della candidatura di Milano Cortina per le Olimpiadi 2026 da parte della delegazione italiana guidata dal presidente del Coni Giovanni Malagò, con il sindaco Giuseppe Sala, il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, la campionessa di short track Arianna Fontana e gli ex atleti, oggi dirigenti Coni, Diana Bianchedi e Carlo Mornati.
La tradizione è stata rappresentata da Cortina, prima città italiana nel 1956 a ospitare in Italia una manifestazione olimpica (le Olimpiadi invernali del 1956); l’innovazione è stata invece rappresentata in particolare dal capoluogo lombardo. Milano e Cortina sono state al centro anche del video di presentazione della candidatura: dalle Dolomiti a Milano, il video ha raccontato le due realtà “alleate” per la candidatura con le immagini di paesaggi, competizioni e skyline milanese. Il video si conclude con il logo Milano Cortina 2026: una montagna che stilizzata con le ‘guglie’ tricolori richiama il Duomo ‘attraversati’ dal ‘tracciato’ degli sci su una pista.
Il sindaco Sala, nella sua presentazione, ha parlato di “sogno e progetto concreto“, sottolineando la forza di una candidatura tra città e montagna. Sala ha quindi ricordato Expo 2015 e la gestione di un evento lungo sei mesi, sui cui Milano ha dato prova di successo. Tra i punti a favore della candidatura, sottolineati dal sindaco, anche il consenso dei cittadini ad ospitare i Giochi Olimpici (l’83% a favore, ha ricordato Sala). Tra i punti sottolineati, la sostenibilità e la volontà di costruire un progetto di inclusione ed educazione.