Dopo che ieri mattina il Sindaco, Giuseppe Sala, ha affermato di ritenere che il ventennale della morte di Bettino Craxi, il prossimo 19 gennaio, non debba passare ignorato e che un dibattito in aula potrebbe essere opportuno, si è aperta la possibilità di tornare a parlare di un riconoscimento alla memoria di Bettino Craxi, anche se fra i consiglieri vi sono diverse sensibilità e in molti hanno espresso la necessità di passare attraverso un momento di riflessione della città, prima di approdare in Consiglio Comunale.
Il capogruppo di Forza Italia, Fabrizio De Pasquale, ha infatti proposto “di dedicare una mostra e una due giorni di dibattito dedicati a Bettino Craxi e il riformismo milanese, per ripercorrere una storia che ha seminato tanto nell’amministrazione, nel sociale e nella crescita economica di Milano. Ben venga ovviamente il dibattito in consiglio“. Della sttessa opinione anche il capogruppo del Partito Democratico, Filippo Barberis, “va bene un dibattito in aula, ma non partirei da lì. Ha senso portare la discussione in Consiglio, ma al termine di un percorso in cui maturano le condizioni affinché ci sia un dibattito diverso. Partire dall’aula rischia di fotografare le posizioni dei gruppi prima di un serio dibattito che rifletta sulla figura a tutto tondo di Craxi, passando anche dall’esperienza di amministratore milanese e senza ridurre la sua vicenda politica alla conclusione giudiziaria“.
Anche Basilio Rizzo, capogruppo di Milano in Comune, si dice pronto “a partecipare volentieri a un dibattito politico sulla figura di Craxi” perché “ho sempre detto che il Craxi della di Sigonella merita tutta nostra approvazione e merita una targa nella base militare. Ma c’è il chiaro e c’è lo scuro e bisogna scegliere, bisogna chiedersi cosa Craxi rappresenti per i Milanesi” chiedendosi però se è possibile “dare nello stesso anno l’Ambrogino d’Oro alla memoria a Francesco Saverio Borrelli e celebrare Bettino Craxi“. Franco D’Alfonso, della Lista Civica Beppe Sala Sindaco, spiega di far parte “del comitato per celebrazione dei vent’anni e quindi prenderò al volo l’occasione per fare proposte, anche se sono poco appassionato di toponomastica e incistarsi sulla proposta di intitolare a Craxi una via non lo trovo giusto. Va bene un dibattito, ma non deve essere divisivo, perché poi alla fine si fa di Craxi uno stendardo che va da una parte e dall’altra. Non è cosi‘” aggiungendo, “Penso che alla fine debba essergli tributato un riconoscimento e io avevo giàproposto un cenotafio al Famedio”.
Contrario invece il Movimento 5 Stelle, scondo cui il tema “non è di alcun interesse per la maggioranza dei milanesi” e il capogruppo Gianluca Corrado invita il sindaco a “occuparsi dei problemi della città, che non sono pochi, coinvolgendo il Consiglio comunale nell’azione della Giunta, invece di pensare ad occuparlo con dibattiti più o meno revisionisti“. Secondo Gianluca Comazzi, Consigliere Comunale e capogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale, “ tempi sono maturi per dedicare una via al leader socialista, che proprio a Milano ha iniziato il suo importante percorso politico“. “Ora – continua l’esponente azzurro – mi aspetto che si passi dalle parole ai fatti. Da anni il mio gruppo si batte affinché venga intitolato uno spazio pubblico a Bettino Craxi: crediamo sia giunto il momento di avviare un percorso condiviso per dare concreta attuazione a questa proposta. A vent’anni di distanza dalla sua scomparsa sarebbe un bel segnale da parte delle istituzioni“.
Soddisfatta Stefania Craxi, la figlia dell’ex leader socialista Bettino, che ha accolto “con piacere le parole del sindaco di Milano, Giuseppe Sala. Anche se sono passate diverse stagioni, e quindi il tempo per affrontare la questione e’ maturato gia’ da diversi anni e non ora, il tema che si riapra una riflessione tra quanti a sinistra hanno ignorato la questione Craxi è più che corretto“. “Sala – aggiunge la senatrice di Forza Italia – dice di voler ascoltare la città. Bene. Ma è una dichiarazione che ha già fatto nella ricorrenza del 2017, tre anni fa. Anche allora diceva che bisognava aprire una discussione. Eppure, a Milano, nonostante momenti di approfondimento e di riflessione sulla figura e l’operato del leader socialista, la Fondazione Craxi ne ha promossi tanti, il sindaco, ripetutamente invitato e sollecitato, non ha mai per diverse ragioni partecipato“. Dunque, conclude la Craxi, “mi pare pertanto serio e corretto che si faccia un passo in avanti e non si adottino formule di rito per schivare le domande della stampa. Credo alla buona fede del sindaco di Milano. Ma abbia la forza di fare un passo in avanti. Intitoli, nel ventesimo anniversario della scomparsa di Craxi, una importante via nella sua città“