“Siamo all’esempio di demagogia in salsa green. Il sindaco di Milano Beppe Sala sa bene che dopo il blocco di domenica, lunedì le polveri non miglioreranno. Sa altrettanto bene che se arriva un po’ di pioggia o un po’ di vento certamente i risultati saranno molto più importanti del blocco del traffico. Con questa operazione vuole rincorrere un po’ il facile consenso di chi vuole che si faccia qualcosa a tutti i costi anche se i risultati non sono significativi”. Così l’assessore regionale all’Ambiente e Clima, Raffaele Cattaneo, commenta il blocco del traffico deciso dal Comune di Milano per la giornata di domenica 2 febbraio.
“Questa non è la linea della Regione – ha ribadito Cattaneo – e noi abbiamo scelto di intervenire con interventi strutturali come quelli che abbiamo concordato con le regioni del Bacino Padano e che stiamo attuando e non con iniziative estemporanee che facevamo vent’anni fa”.
“Il blocco del traffico – ha proseguito l’assessore – Formigoni lo faceva con le domeniche a piedi vent’anni fa quando non sapevamo ancora bene quali erano gli effetti di questi blocchi e quali le vere fonti emissive. E allora avevano anche un senso di sensibilizzazione e di educazione delle persone alla gravità del problema. Vent’anni dopo i cittadini conoscono bene la serietà del tema e noi sappiamo che il traffico incide per una percentuale che è circa 1/4 del totale del PM10 e che, di quel quarto, 1/2 non deriva dagli scarichi, ma dal consumo dei freni, degli pneumatici e dal risollevamento delle polveri depositate a terra. Quindi, con tutte le conoscenze che abbiamo maturato, questo blocco è ancora più insignificante“. Da qui l’invito dell’assessore Cattaneo al sindaco Sala a prendere esempio dal suo collega Dario Nardella sindaco di Firenze “che ha avviato un’iniziativa per sostituire tutte le caldaie più vecchie di 15 anni con un contributo dell’amministrazione comunale”.
“Questi sono gli interventi di cui c’è bisogno. Certo, il blocco del traffico costa meno e consente di guadagnare un titolo di giornale. Il prezzo di questa iniziativa demagogica però – ha concluso Cattaneo – lo pagano gli automobilisti e i cittadini. Questa non è la linea politica che noi vogliamo perseguire”.
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