“Ci stiamo adoperando affinché il nostro mondo produttivo e commerciale possa ripartire in sicurezza. Quando saremo pronti, lo faremo“. Lo ha detto l’Assessore Giulio Gallera a l’Aria che tira, su La7, rispondendo alla domanda se la Lombardia sarebbe disponibile a ripartire ‘per ultima’ rispetto alle altre Regioni con meno contagi.
“Noi vogliamo partire in sicurezza – aggiunto Gallera – partire per primi o per ultimi mi appassiona poco. Il tema vero è di quello di evitare che una riapertura porti a un incremento della diffusione del contagio. Dobbiamo capire come si convive con il virus quali sono i modelli che ci consentono di attivare una vita sociale e imprenditoriale con il coronavirus. Noi riteniamo che adottare di protocolli precisi, realtà per realtà, con mascherine, distanziamento, guanti, gel, misurazione della febbre siano strumenti utili. Quando noi avremo la certezza che in alcune filiere tutto questo avviene potremo ripartire, vedremo quando. Non è un problema del quando ma del come“.
A riguardo della fase 2 ha invece detto, “stiamo lavorando ad un rafforzamento della medicina del territorio attraverso il telemonitoraggio e la teleassistenza” perché “la sorveglianza sarà un elemento centrale” ha poi aggiunto l’assessore, spiegando che “stiamo costruendo un meccanismo per cui i medici di medicina generale dovranno essere le nostre sentinelle“. Quanto ai test sierologici, che oggi partono anche sul territorio di Milano, Gallera ha avvertito: “La patente di immunità non c’è, non ci sono scorciatoie“.
Oggi i dati relativi al progredire del contagio in Lombardia sono stati incoraggianti anche per quanto riguarda il milanese, soprattutto visto il raggiungimento del record di tamponi fatti in un solo giorno: 75.134 (+786), ricoverati 7.120 (-160), in terapia intensiva 634 (-21), dimessi 50.347 (+ 864), decessi 13.679 (+104). Tamponi effettuati: 365.895 (+14.472). Provincia di Milano 19.121 (+284) di cui in città 8.102 (+86).