Un uomo è ricercato dai arabinieri per aver sparato ieri sera contro un mezzo ATM. Stando alla prima ricostruzione, l’uomo viaggiava intorno alle 19.30 di ieri sul bus 76, quando, all’altezza di via Quinto Romano, è sceso dal mezzo e una volta fuori ha impugnato una pistola a salve ed esploso una decina di colpi diretti al vetro del bus.
Non sono stati trovati fori. I passeggeri, terrorizzati, hanno chiamato il 112. Sul posto sono arrivati i carabinieri del servizio Radiomobile, della stazione San Cristoforo e della compagnia porta Magenta, ma l’uomo era già scappato. Si indaga per ricostruire le motivazioni del gesto e l’identità dell’uomo.
In seguito alle indagini avviate fin da subito i carabinieri hanno individuato il giovane che ha sparato. Si tratta di un ragazzo di 21 anni, con un precedente per minacce, che vive con i genitori in Via Quinto Romano, poco lontano dalla fermata del bus dove ha sparato. Gli investigatori dell’Arma lo hanno rintracciato circa mezz’ora dopo i fatti nell’abitazione di famiglia. Oltre alla scacciacani (una modello glock senza tappo rosso con 40 cartucce) usata per sparare contro il bus, i Carabinieri hanno trovato nell’appartamento del 21 anni anche altri armi, ora tutte sotto sequestro: una seconda pistola a salve modello a tamburo con due cartucce, un machete, 7 coltelli (4 del tipo “a farfalla” e altri tre multiuso di marca svizzera), un taglierino con impugnatura artigianale e un tirapugni. Materiale nascosto in parte nella stessa camera del ragazzo e in parte in camera da letto dei genitori che però non sapevano nulla delle armi possedute dal figlio. Il giovane, denunciato a piede libero, dovrà ora difendersi da una triplice accusa: interruzione di pubblico servizio, procurato allarme e esplozioni pericolose.