Forte del sempre maggiore consenso che viene attribuito al partito di Giorgia Meloni, il senatore di FdI e vicepresidente di Palazzo Madama Ignazio La Russa, ha approfittato della conferenza stampa per annunciare il passaggio del Consigliere di Municipio 3 Mary Azman da FI a FdI, per lanciare un messaggio agli alleati: “Certamente cercheremo il miglior candidato insieme a Lega e FI, esattamente come abbiamo fatto, seppur discutendo, per le Regioni. Non appaltiamo a nessuno la ricerca, così come la Lega non la appalterà a FdI in nessun’altra parte d’Italia”.
Il partito della Meloni non sembra quindi disposto a lasciare campo libero alla Lega, che fino a oggi non ha mai nascosto la volontà di indicare il candidato sindaco di Milano, nonostante i numeri ottenuti nel capoluogo lombardo non siano mai stati all’altezza di quelli raggiunti in altre province. Una scelta che secondo il commissario milanese della Lega, Stefano Bolognini, dovrebbe cadere su un candidato proveniente dalla società civile. Idea che non trova d’accordo il senatore La Russa, che ha infatti aggiunto, “Politico o esponente della società civile? Non ci sono categorie che a priori possano essere escluse o che siano obbligatorie”. L’attesa che Sala sciolga le riserve sulla propria candidatura in modo che la sinistra possa indicare il proprio candidato, non sembra preoccupare La Russa, che ha infatti concluso sottolineando, “Noi non abbiamo l’obbligo di dire con largo anticipo chi sarà il nostro candidato. Anche se abbiamo più di un nome in testa”.
Stefano Bolognini ha in seguito indirettamente risposto alle dichiarazioni di La Russa, attraverso ad una intervista su Il Giorno, in cui ha evitato diplomaticamente di innescare polemiche: “I nomi per il candidato sindaco andranno condivisi con tutto il centrodestra. È scontato. Ma è altrettanto scontato che la Lega, il partito di maggioranza relativa nella coalizione a Milano e in Lombardia, abbia l’onere e l’onore di fare la prima mossa”.
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