L’Ufficio di presidenza del Consiglio comunale di Milano ha deciso che a partire dal prossimo 30 giugno, i lavori, ripresi in presenza una settimana fa, dovranno parzialmente ritornare a svolgersi da remoto. In pratica, a fronte di più sedute nella stessa settimana, alcune si svolgeranno con i consiglieri in Aula e altre con i consiglieri collegati on-line. Oggi, ad esempio, il Consiglio si è svolto regolarmente “in presenza” mentre mercoledì e giovedì prossimo si terrà da remoto. “La decisione è stata presa dopo aver ascoltato le osservazioni dei capigruppi e al fine di tutelare la salute dei partecipanti alle sedute stante ancora in vigore le indicazioni per prevenire la diffusione del Covid” spiegano da Palazzo Marino, ricordando che sono oltre 50 le persone complessivamente presenti durante una seduta.
“Palazzo Marino torna zona rossa mentre Milano è tutta in zona bianca” ha ironizzato il consigliere di FdI (e assessore lombardo alla Sicurezza) Riccardo De Corato, ricordando che “la cosa, diciamo, bizzarra è che dallo scorso 24 maggio avevamo iniziato a riunirci in modalità mista, per poi passare alla presenza totale in aula il 21 giugno, e ora, avocando una teoria alquanto strana secondo la quale troppe sedute in presenza (anche se tutte con strumenti di protezione e distanziamento) potrebbero essere pericolose, si torna tutti a partecipare via ‘Teams’ dalla propria poltrona, cucina o giardino”. Secondo De Corato, il motivo alla base di questa decisione è che “in Aula il dibattito è democratico, mentre via Web pende solo dalla parte della maggioranza e mercoledì dovremo discutere il farneticante ‘Piano Clima’ e sono certo che la maggioranza in Aula non reggerebbe un eventuale confronto”.