“Per la cento decima volta in quasi vent’anni, gli ufficiali giudiziari busseranno alla porta del centro sociale autogestito Leoncavallo, in via Antoine Watteau 7, senza ottenere alcun risultato. Nel frattempo, il collettivo si fa beffe, sul suo sito web, delle autorità competenti e fomenta i seguaci, esortandoli alla “resistenza” e ribadendo lo slogan “Siamo ancora occupanti”. È un fatto vergognoso: la sentenza esecutiva firmata dal Tribunale nell’ormai lontano 2003 e riconfermata l’anno successivo, non ha, in pratica, valore. I fuorilegge continuano indisturbati a occupare abusivamente una proprietà privata da decenni”, commenta l’assessore alla Sicurezza di Regione Lombardia, Riccardo De Corato, in merito alla notizia dell’ennesimo tentativo di sgombero, andato a vuoto, del Csoa Leoncavallo da parte delle autorità giudiziarie.
“Le ultime sentenze del Tribunale di Milano, riguardanti gli spazi comunali di Via Luigi Nono occupati dal Tempio del Futuro perduto e quelli del dazio di Via Volta occupati dalla ‘Camera del non lavoro’ , hanno definitivamente messo la parola fine alla proprietà privata a Milano. Le due sentenze, in sintesi, dicono che occupare non è reato se organizzi attività culturali o ristrutturi il luogo. Forse questo è il motivo per il quale la società Orologio ha chiesto ancora aiuto alla Prefettura. La proprietaria dell’ex cartiera di via Watteau – continua l’assessore – era convinta di aver risolto il problema dell’occupazione decennale del collettivo con la giunta Pisapia, e invece, la forte opposizione dell’allora centrodestra bloccò l’accordo. E oggi, i proprietari chiedono aiuto direttamente alle autorità competenti. È del tutto evidente che, finché governerà la sinistra, a Milano il diritto alla proprietà privata rimarrà un optional”.
“Le proprietà private non sono tutelate – prosegue De Corato – come la società Orologio, altri vivono questa beffa di avere ottenuto una sentenza esecutiva emessa dal tribunale mai portata a termine, infatti, gli ufficiali giudiziari si presentano alla porta dei Csoa senza Forze dell’ordine al seguito, fortemente in sottorganico. Primo su tutti il collettivo Il Cantiere, in via Monte Rosa 84, che occupa abusivamente la palazzina dal 2001. E così, gli antagonisti in piazza Stuparich, con alle spalle una sentenza di sgombero mai attuata. In città ci sono almeno 22 stabili occupati abusivamente dai centri sociali. Il Ministro dell’Interno Lamorgese, già prefetto di Milano, dovrebbe assumersi la responsabilità della situazione che ben conosce. Forse a distanza di anni Cabassi maledice il beau geste che fece nel lontano 1994 quando aprì le porte a chi oggi lo tiene in scacco irridendolo dopo ogni tentativo di sgombero”, conclude l’assessore regionale.