Da sabato allo spazio PIME la mostra “Da sfondo a soggetto: anche il paesaggio vuole la sua parte”. Nel corso del XVII secolo, l’elemento ‘paesaggio’ sullo sfondo dei dipinti ha iniziato a mostrarsi, fino a diventare protagonista delle tele. Da allora, le sue evoluzioni sono state molteplici, inaspettate, affascinanti e numerosi artisti si sono dedicati ad esprimere se stessi e le loro emozioni proprio attraverso il paesaggio. Per imparare anche oggi l’arte di raccontare lo spazio che ci circonda con la fotografia, il Museo Popoli e Culture del PIME invita gli appassionati al workshop “Da sfondo a soggetto: anche il paesaggio vuole la sua parte” sabato 7 Novembre dalle ore 10.30 alle 15.30. Durante la mattina verranno presentati e analizzati dipinti, fotografie e opere sonore realizzati da diversi artisti in diversi periodi storici, per scovare i punti di tangenza e le divergenze nelle eterogenee interpretazioni di uno stesso soggetto. L’analisi prenderà avvio dagli incredibili scatti esposti nella mostra “Ogni cosa è fotografata. La Cina attraverso lo sguardo di Leone nani” – in corso al museo fino al 31 dicembre -,realizzati dal missionario Padre Leone Nani durante la sua permanenza in Cina, dal 1904 al 1914, come esempio di una grande padronanza tecnica del mezzo fotografico, una notevole felicità compositiva e, in generale, un atteggiamento di generosa curiosità nei confronti di ciò che incontrava. Dopo una breve pausa per il pranzo, ogni partecipante sceglierà un artista o un’opera a cui ispirarsi per scattare con fotocamera digitale o telefono il paesaggio urbano. A fare da sfondo, il vicino quartiere City Life che si trasformerà nel “campo da gioco” in cui ci si muoverà per osservare, comporre, fotografare. Al termine delle riprese ognuno selezionerà la sua immagine migliore per presentarla al resto del gruppo e commentarla insieme.
Il laboratorio è a cura di Alice Civaj e Meri Valenti, operatrici della onlus Passato Prossimo, associazione culturale impegnata a favorire la conoscenza, la diffusione e l’amore per l’arte e la storia.
Costo: € 3,00 di ingresso ridotto + 15,00 euro a partecipante per il workshop (pranzo escluso).
Il numero degli accessi al museo è limitato e contingentato nell’ambito delle misure di contrasto al Covid19, pertanto è necessaria la prenotazione, fino ad esaurimento posti, tramite l’apposito form online pubblicato qualche giorno prima nella sezione dedicata del sito https://www.pimemilano.com/News-Museo/da-sfondo-a-soggetto-anche-il-paesaggio-vuole-la-sua-parte.html. All’ingresso il personale misura la temperatura corporea e si sanificano le mani con la soluzione igienizzante disponibile. Ai visitatori con una temperatura pari o superiore a 37,5° purtroppo non può essere consentito l’accesso. All’interno del museo e durante il laboratorio, è obbligatorio mantenere la distanza di almeno 1 metro tra i visitatori e indossare la mascherina.
Nuovo Centro PIME
Il PIME è il più antico istituto missionario italiano. Nacque nel 1850 come seminario lombardo per le missioni estere. Nel 2019, si è provveduto alla dismissione del polo romano concentrando le attività a Milano per una scelta di sobrietà e risparmio economico, al fine di dare più servizi. Il nuovo Cento PIME milanese, con ingresso in via Monterosa 81, oggi offre il teatro da 600 posti, una libreria, il Museo Popoli e Culture ristrutturato e dotato di tecnologia interattiva, una caffetteria culturale, uno Store per lo shopping equo e solidale e dei prodotti delle cooperative sociali attive in Italia; la Biblioteca con il suo patrimonio di 43.000 volumi, una nutrita emeroteca, una sala lettura aperta alla cittadinanza con particolare attenzione ai giovani studenti; una nuova sala polivalente e altri spazi per appuntamenti culturali e proposte per il tempo libero per tutte le età. Il PIME pubblica anche la rivista Mondo e Missione. L’Ufficio Educazione Mondialità del PIME organizza attività con i ragazzi delle scuole e degli oratori. Tutte le info sul sito www.pimemilano.com