La neve fa schiantare Sala sul Verde

A sinistra marciapiedi gestito dal Comune, a destra da Deutsche Bank

La neve fa schiantare Sala sul Verde. Ieri una abbondante nevicata ha dipinto di bianco Milano, ma ha mostrato allo stesso tempo cosa voglia dire un approccio ideologico al verde. Gli alberi si sono spezzati, sono crollati su auto e proprietà, hanno interrotto il trasporto pubblico, insomma un disastro. Una caporetto purtroppo prevedibile: il sale è stato sparso poco e male e gli spazzaneve sono passati, ma non ovunque. Noi vi proponiamo una foto in cui si vede l’entrata di Deutsche Bank in Bicocca e un marciapiede dello stesso quartiere affidato al settore pubblico. L’immagine rende l’idea: non serve un esercito di spalatori sempre attivo, serve un’organizzazione dei 16mila dipendenti di Palazzo Marino in grado di gestire una nevicata. Milano non è la Sicilia, nonostante le decine di migliaia di meridionali stabilitisi sotto la Madonnina: la neve capita.

Ma soprattutto la neve fa schiantare Sala sul Verde perché ha dimostrato che gli alberi in città sono elementi di arredo urbano con necessità variegate: essendo esseri viventi si muovono, crescono, si ammalano, hanno bisogno di cure costanti, altrimenti ti cascano in testa alla prima occasione. Gli alberi sono usati tutt’ora come bandiera, vedasi il piano Forestami, ma quando si usano i simboli e non le idee si conclude tutto in un lavoro a rampazzo. Infatti schierare piante a caso forse fa guadagnare qualche voto di animalisti da città, ma non risolve problemi. Li aumenta. E per ora i milanesi sono stati fortunati perché hanno subito danni solo alle proprie cose e case, ma non si registrano morti. Il rischio però c’è ed è in aumento, perché il Comune non ha mai preso seriamente in considerazione il problema del Verde. Lo ha trasformato in una questione politica, dividendo idealmente i milanesi tra chi ama gli alberi e chi i parcheggi come se in città non potessero coesistere.

Ma la neve fa schiantare Sala sul Verde anche per gli errori precedenti: per chi ha memoria, l’ultima volta proprio l’assessore alla Mobilità Marco Granelli scivolò proprio sul sale. Visto il rischio neve, le strade furono inondate da sale, peccato che fu troppo e (a quanto riportavano i giornali) pure della qualità sbagliata. Il risultato fu di martoriare l’asfalto milanese (il sale corrode) e invece di salvare le vie dalla neve, favorì l’apertura di centinaia di nuove buche. Ecco dunque una probabile fonte della prudenza nello sversare sale dell’Amministrazione Sala.