Il senatore di Cambiamo ed ex Forza Italia Paolo Romani è indagato dalla Procura di Bergamo per corruzione, nell’ambito dello stralcio di una inchiesta risalente ad alcuni anni fa e relativa al fallimento, nel 2017, della società Maxwork, un fatto di cronaca noto anche per via del coinvolgimento dell’ex marito di Valeria Marini Giovanni Cottone, procacciatore d’affari per la società che era finita sotto la lente dei magistrati di Bergamo. Oggi nel nuovo filone, disposto dal pm Paolo Mandurino, risulta l’iscrizione nel registro degli indagati del senatore Romani. Non risultano invece perquisizioni a suo carico.
Con il politico, sempre secondo quanto riferisce Repubblica, “sono indagati per corruzione, e perquisiti stamattina, il fondatore dell’azienda Massimiliano Cavaliere, il commercialista Placido Sapia e l’ex responsabile amministrativa Giuliana Mila Tassari. Ma nell’inchiesta sono indagati anche l’ex europarlamentare di Fratelli d’Italia Stefano Maullu e il fratello Antonio Sandro, entrambi accusati di false comunicazioni al pm“. Secondo l’impianto accusatorio della procura, i tre manager di Maxwork, nel gennaio 2015 avrebbero consegnato 12 mila euro in contanti a Romani, “come corrispettivo di un atto contrario ai doveri del suo ufficio“.