Un possibile danno erariale da quasi un milione e 400 mila euro, violazioni sistematiche delle procedure, mancate autorizzazioni, non rispetto dei principi di economicità e trasparenza, sistema di assegnazioni di alloggi in violazione delle norme. Il Comune di Sesto San Giovanni, dopo un’indagine interna di quasi un anno, ha inviato un corposo esposto alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti in merito a possibili gravi irregolarità e violazioni protratte dal 2008 al 2017 sotto le precedenti amministrazioni di centrosinistra. La vicenda riguarda la sublocazione di case private, assegnate al di fuori della graduatoria. Il reperimento degli alloggi avveniva senza avviso pubblico né attraverso procedure per far conoscere l’iniziativa a più persone possibile.
L’esposto riguarda 48 alloggi e alla magistratura sono state segnalate 7 diverse violazioni. Tra gli immobili persino proprietà di dipendenti comunali che li affittavano al Comune, non rispettando il codice etico.
Tra i casi anche quello di un dipendente che ha acquistato un alloggio in edilizia convenzionata, poi affittato al Comune e destinato a queste sublocazioni. Le assegnazioni, fuori dalle graduatorie, avvenivano anche per soggetti presenti sul territorio da meno di 24 mesi e addirittura senza requisiti.
Per il bilancio comunale la spesa complessiva è stata di quasi 1,3 milioni di euro a cui si aggiungono 75 mila euro di morosità per un possibile danno erariale complessivo di 1.4 milioni di euro.
Nell’analisi dei documenti si scoprono numerose irregolarità legati a canoni troppo altri per esempio il Comune pagava 7800 euro annui per un appartamento di 80 mq che in base alle stime dell’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle Entrate sarebbe dovuto essere di 4500 euro.
Il Comune avrebbe prima dovuto effettuare indagini di mercato per scegliere le soluzioni economiche più vantaggiose e avrebbe dovuto trasmettere i documenti sulle sublocazioni all’agenzia delle entrate.
“Da un anno abbiamo incominciato a scavare nei documenti essendoci accorti di voci di spesa esagerate – commenta il Sindaco Roberto Di Stefano – e ci siamo accorti di anomalie gravi a livello amministrativo. Ora toccherà alla magistratura valutare la portata di queste irregolarità e la presenza di un possibile sistema dietro a queste assegnazioni. Di sicuro noi ci costituiremo parte civile in un eventuale processo e abbiamo interrotto queste procedure e abbiamo smesso di corrispondere i canoni. Purtroppo sarebbe un nuovo grave caso di spreco di denaro pubblico ai danni della collettività sestese. Da quando ci siamo insediati abbiamo trovato di tutto: dall’enorme buco di bilancio (21 milioni di euro più 5 milioni di debiti fuori di bilancio) agli affitti agevolati o nulli per alcune associazioni, passando per la vicenda delle bollette non pagate del Carroponte e quella legata all’Anpi a Villa Zorn. Ora arriva pure la possibile affittopoli con tantissime violazioni. Sarebbe l’ennesimo caso di malagestione sotto le precedenti amministrazioni Pd”
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