Scontri, Sala: me li aspettavo. Fratelli d’Italia: è colpa sua

Devo dire che purtroppo me lo aspettavo. A chi sostiene che era sbagliato vietare un corteo che è sempre stato fatto in tranquillità dico che la situazione sta cambiando. Ogni giorno dico di non drammatizzare ma siamo andati un po’ più in là. A questo punto bisogna veramente porre molta attenzione alla situazione“, è il commento di Giuseppe Sala, in merito agli scontri di ieri sera in viale Romagna tra militanti di destra e forze dell’ordine in occasione della commemorazione di Sergio Ramelli. “Torno a sostenere – ha proseguito –  quel che ho già detto in occasione del 25 aprile: in questo momento critico per il nostro Paese, Milano ha un po’ più di dovere di testimoniare i valori della Resistenza, della democrazia e, anche più semplicemente, sostenere che attraverso diritti e doveri si possa costituire un nuovo modo di vivere“.

Di parere del tutto opposto i parlamentari di Fratelli d’Italia Carlo Fidanza, Paola Frassinetti e Marco Osnato, presenti alla manifestazione, che hanno emesso una nota in cui dichiarano: “Qualcuno spieghi a Beppe Sala che fare il sindaco di Milano non comporta necessariamente il ruolo di ‘grillo parlante’. Da settimane ha deciso di ergersi a maestro di democrazia senza che nessuno gli abbia chiesto ciò o gli abbia riconosciuto una particolare competenza sul tema, sicuramente non noi che ieri sera abbiamo potuto provare, sulla nostra pelle, come per qualcuno la stessa democrazia sia stata umiliata da chi voleva impedire di ricordare, in modo assolutamente sereno è composto, il sacrificio di Sergio Ramelli“.

Mentre le responsabilità operative di una situazione assolutamente abnorme – proseguono – sono sicuramente da addebitarsi a prefetto e questore, quelli politiche di aver creato un clima francamente insopportabile si possono attribuire tranquillamente proprio a Sala, che ha voluto creare un allarmismo assolutamente eccessivo e ingiustificato con la consueta collateralità dell’Anpi (peraltro ben foraggiata da denaro pubblico) e dei centri sociali milanesi da sempre vezzeggiati dalla sinistra pseudoantagonista della sua maggioranza. Sala e tutti coloro che credono di impedirci di commemorare, con tutta la compostezza, la serenità e la determinazione di cui siamo capaci, Sergio Ramelli e tutti i caduti per la Nostra Idea sappiano che non ci fermeranno mai“.