Palazzo bruciato, Mariani (CivicaAmbientalista): “Una torcia pronta ad accendersi”. Il candidato sindaco di Civica Ambientalista Gabriele Antonio Mariani ha commentato così l’incendio che sta tutt’ora devastando un palazzo in via Antonini. Un incendio su cui ancora bisogna fare chiarezza, perché non se ne conoscono le cause. Per ora pare non ci siano né morti né feriti. Un incendio che ha scosso il fine estate meneghino e che colpisce una zona sfortunata. Secondo Mariani almeno parte delle motivazioni del disastro di via Antonini sono da imputare ai materiali con cui è stato costruito l’edificio bruciato: “Se costruisci un palazzo tutto rivestito di polistirene (o similari) su telaio in ferro, sarà anche una soluzione economica per ottenere la forma curva che vuoi ma poi ti trovi una torcia pronta ad accendersi al primo innesco. Per fortuna il cemento armato è generoso e per venire giù non basta certo un’ora di fuoco (dopo le 2 ore di fuoco pieno iniziano i problemi). La normativa antincendio italiana (strutture, scale, vie di fuga, impianto antincendio nei fabbricati) è comunque, a mio parere, eccellente”. Forse le cause sono da trovare nei materiali, forse no. Perché il palazzo era di costruzione relativamente recente. Dunque sicuramente, come notato da Mariani, le normative antincendio erano rispettate. Dunque è lecito pensare che lo fossero anche quelle sull’utilizzo dei materiali. Anche perché difficilmente si costruisce un grattacielo senza che qualcuno venga a controllare.
Sicuramente è un brutto colpo per Milano Sud, una zona che si dovrebbe sviluppare molto nel prossimo futuro grazie agli ingenti investimenti programmati dal pubblico e dal privato. Tra l’altro essendoci il Parco agricolo sud a due passi, non pare un caso che anche il sindaco Sala abbia riscoperto l’anima verde proprio prima delle elezioni: se si concentrano là gli interessi di vario tipo, perché allora non dovrebbe interessarsene la politica locale?
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