“Oggi, con buona pace della sicurezza stradale, la conclusione in piazzale Loreto del folle tracciato della pista ciclabile che collega piazza San Babila a Sesto Marelli. Linee tratteggiate bianche, linee continue gialle e uno spartitraffico per delimitare la corsia riservata ai ciclisti più insicura d’Italia”. Commenta così l’ex vice Sindaco di Milano ed Assessore regionale alla sicurezza stradale Riccardo De Corato i filmati e le fotografie che ritraggono piazzale Loreto questa mattina, non in un orario di punta.
“Uno spartitraffico, del quale non se ne comprende la necessità, che compare improvvisamente in mezzo alla strada restringendo di fatto le corsie di chi si immette in rotonda ed intasando di conseguenza il traffico. Alla Giunta meneghina non importa il crescente numero di incidenti che coinvolgono biciclette e monopattini, come non importa l’esasperazione dei lavoratori che si spostano in auto, quello che conta è solo portare a termine il suo folle piano di cospargere Milano di piste ciclabili concludendo così con successo l’ operazione ingorgo“.
“Per il Comune è bastato tracciare delle righe di vernice sull’asfalto per realizzare queste piste ciclabili, senza preoccuparsi minimamente del congestionamento del traffico e della pericolosità di questi tracciati. Addirittura, in questo caso, il percorso per le bici si interrompe con la fermata dell’autobus all’altezza del civico 1 di viale Monza. Anche il Codacons tempo fa, presentando un esposto alla Procura della Repubblica di Milano, ha sottolineato, come già in precedenza avevo fatto io con un altro esposto, la pericolosità di queste piste ciclabili così fatte.
Persino gli ambientalisti, il mese scorso, tramite le parole del consigliere comunale del Pd Carlo Monguzzi hanno dichiarato che avrebbero preferito il percorso ciclabile venisse realizzato sui marciapiedi. Proprio come fatto dal centrodestra quando era al governo della città. Invece il Comune continua a non ascoltare nessuno – conclude De Corato – e tira dritto per la sua strada animato dalla solita foga green”.