Nuovi incarichi, tutti al femminile, nel campo della ricerca biomedica all’Istituto Mario Negri. Giuseppe Remuzzi, direttore dell’Istituto, ha nominato Raffaella Giavazzi Coordinatore Ricerche per la sede di Milano e Ariela Benigni per la sede di Bergamo e Ranica.
Le due scienziate sono impegnate in aree di ricerca diverse. L’interesse di Raffaella Giavazzi è rivolto alla biologia e alla farmacologia dei tumori, soprattutto allo studio dei meccanismi che regolano la formazione delle metastasi a distanza dal tumore primario. Da tempo si dedica all’identificazione di antitumorali convenzionali e innovativi e alla valutazione comparativa della loro efficacia anche quando vengono usati in associazione. Ariela Benigni studia le cause delle malattie renali, della loro progressione verso la necessità di dialisi e trapianto e dei modi di arrestarne la progressione. Si occupa anche di medicina rigenerativa con attenzione alla capacita’ delle cellule staminali di riparare gli organi danneggiati.
Al di là dei rispettivi incarichi, entrambe si pongono come obiettivo la formazione di giovani ricercatori, “valorizzando la loro ricerca – dice Giavazzi – verso una maggior responsabilità e competitivita‘”, e dando loro “stabilità e certezze – afferma Benigni – che oggi nel Paese la ricerca non ha. Al punto – aggiunge – che molti di loro, troppi, scelgono di andare all’estero e quelli che tornano sono pochissimi“.
Molti i punti in comune tra le due ricercatrici: entrambe bergamasche, con una laurea in scienze biologiche all’Universita’ di Milano, hanno trascorso periodi di formazione all’estero, sia in Europa che negli USA, e hanno ricoperto negli anni importanti incarichi in ambito internazionale. Oggi i loro nomi figurano nel gruppo delle Top Italian Women Scientists che comprende le scienziate con pubblicazioni ad alto impatto e nel 2016 sono state inserite tra le 100 esperte nel sito www.100esperte.it, una banca dati online che raccoglie 100 nomi di ricercatrici nell’ambito delle ‘Science, Technology, Engineering and Mathematics’ (STEM), promossa dall’Osservatorio di Pavia e dall’ associazione GiULiA (Giornaliste Unite Libere Autonome).