Il Rinascente tentativo di uccidere il commercio torna alla ribalta. Rinascente e altri megastore hanno deciso di raddoppiare il black friday, ovvero l’abitudine americana di vendere una volta all’anno sotto costo i propri prodotti. Per rilanciare le vendite il celebre centro commerciale di piazza Duomo e altri hanno deciso di raddoppiare l’appuntamento suscitando la rivolta dei piccoli commercianti: «Così si danneggiano i piccoli – commenta Gabriel Meghnagi, presidente della rete associativa delle vie -. Una cosa è il black friday , un’altra le ricorrenze inventate. Chi non può fare ribassi perché finora ha lavorato poco ci rimette». Tutto legale, perché la legge consente di applicare sconti prima del 6 luglio (giorno della partenza ufficiale dei saldi), ma non per questo giusto: liberalizzare è giusto, ma forse non si è pensato a sufficienza a come bilanciare le possibilità di avere un servizio dai colossi così come dai piccoli. Se chi non può e non potrà mai competere con chi fa gli sconti, alla lunga chiuderà, ma essere costretti a rivolgersi a un unico venditore per mancanza di competitor non è libertà né concorrenza. La libertà è tale se offre una scelta tra almeno tre opzioni, ma in questi giorni stiamo assistendo all’ennesimo tentativo di uccidere il piccolo commercio. Si spera che quei pochi liberali rimasti in giro ascoltino il grido di chi lavora e non lascino cadere la città in mano agli stranieri.